Nell’ultimo periodo la sostenibilità sta diventando un argomento sempre più di importanza vitale. In Italia abbiamo 5 isole pro ambiente.
Ultimamente la sostenibilità è al centro delle politiche governative mondiali, poiché il riscaldamento globale sta minacciando gli ecosistemi a causa dell’aumento della temperatura media globale. Tra le conseguenze ci sono lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare. Ma non solo…
Dal canto suo, l’Italia sta facendo dei piccoli passi avanti per sostenere l’ambiente e Cnr-lia e Legambiente, per la prima volta, hanno stilato una classifica delle isole minori italiane del 2023, tra le 27 attualmente abitate, proprio in ottica “ambientalistica”. Sono stati considerati dei fattori come il consumo del suolo, dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia, delle aree protette, mobilità e regolamenti edilizi. Vediamo la classifica.
Italia sostenibile: 5 isole ambientali
Le isole minori sono più avanti nell’ambito della sostenibilità rispetto alle isole di grandi dimensioni, come Sicilia e Sardegna, poiché circolano meno auto. Inoltre tendono a sfruttare energia rinnovabile, in particolare il fotovoltaico. Così è stata stilata la classifica delle isole più sostenibili. Andiamo a vedere chi si aggiudica il podio.
In quinta posizione troviamo l’isola del Giglio, con un indice di sostenibilità del 45 per cento. L’isola è la seconda più grande dell’Arcipelago Toscano, di fronte al Monte Argentario. Rinomata per le sue bellezze naturali, il mare limpido e pulito e fondali ricchi, il tutto, incorniciato dal 90 per cento di territorio ancora selvaggio. Nell’isola è presente un solo porto, pittoresco e con case colorate.
Al quarto posto c’è l’isola di Ventotene, nel Mar Tirreno, tra Lazio e Campania, il suo indice di sostenibilità è del 46 per cento. È un’isola di origine vulcanica, che si trova nell’Arcipelago Ponziano. Già conosciuta al tempo dei Greci e dei Romani e conosciuta per essere stata luogo di esili, nel 2 a.C. Ottaviano Augusto spedì qui sua figlia Giulia, poi l’Imperatore Tiberio, nel 29 d.C. esiliò sua nipote Agrippina e infine Nerone, allontanò sua moglie Ottavia, dopo averla ripudiata. Ventotene attrae per il suo turismo subacqueo all’interno di aree marine protette e poco affollate.
Il terzo posto in classifica va all’isola Toscana di Capraia, che ha un’indice di sostenibilità del 47 per cento. Ubicata nel canale di Corsica e di origine vulcanica. L’isola è visitabile in ogni periodo dell’anno, grazie alle sue architetture storiche e i monumenti di interesse culturale. Inoltre, il paesaggio naturale in cui è immersa, regala panorami e zone dove potersi rilassare e stare a contatto con la bellezza del luogo.
Il secondo posto se lo aggiudicano le isole con l’indice di sostenibilità al 49 per cento. Stiamo parlando delle isole siciliane Pelagie, tra cui Lampedusa e Linosa. Situate nel Mar Mediterraneo tra le coste tunisine e quelle italiane. Lampedusa è la più grande e la più popolosa, famosa perché al centro di numerosi sbarchi provenienti dall’Africa. Un punto di interesse di Lampedusa, è il faro di Capo Grecale, una zona frequentatissima da imbarcazioni e da sub, attratti dalle diverse specie di fauna ittica che popolano il mare.
Chi troveremo in vetta? Rullino i tamburi (ma, se siete bravi, potrete indovinare solo guardando la foto di seguito).
Al primo posto, invece, spiccano le isole Tremiti, che si contengono la nomina di isole più sostenibili d’Italia, con un indice del 53 per cento. Celebri in campo turistico per la quantità di turisti che ogni anno vengono attratti dalle bellezze delle isole. Parte della regione Puglia, in provincia di Foggia, ma con traghetti che salpano dal Molise. Offrono una riserva naturale marina, che fa parte del Gargano, una ricca vegetazione, un mare incontaminato e popolato da fauna, ideale per immersioni. L’arcipelago è costituito da cinque diverse isole, di cui solo due abitate. È possibile girarle in bici o a piedi, poiché non sono ammesse automobili, a parte quelle dei residenti.