In pochi lo sanno ma le donne possono accedere alla pensione anche prima dei 60 anni. Vediamo insieme cosa bisogna fare.
A Palazzo Chigi, da settimane, si continua a discutere di pensioni e, in particolare, di misure che favoriscano le uscite anticipate. Eppure è già in vigore una misura di prepensionamento poco conosciuta che permette alle donne di lasciare il lavoro addirittura prima dei 60 anni. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta.
Esiste un modo per andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni, come previsto dalla legge Fornero? Sì, più di una strada può portare al prepensionamento. Tuttavia tutte le opzioni di pensione anticipata attualmente in vigore, richiedono di avere un numero alto di contributi. La pensione anticipata ordinaria prevede il pensionamento al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Quota 103 consente di ritirarsi a soli 62 anni purché il requisito contributivo sia pari almeno a 41 anni e sempre 41 anni di contributi sono richiesti anche da Quota 41. Si tratta, insomma, di misure di prepensionamento che favoriscono solo chi ha avuto carriere precoci. C’è una misura poco conosciuta che, però, dà la possibilità alle donne di andare in pensione prima di 60 anni e con appena 20 di contributi, anche figurativi.
Come andare in pensione prima dei 60 anni
Quando si parla di donne viene subito in mente Opzione donna. Ma Opzione donna richiede almeno 60 anni di età- 59 in presenza di un figlio o 58 in presenza di due o più figli- e almeno 35 anni contributivi. Inoltre, da quest’anno, questa misura di prepensionamento è fruibile solo da pochissime categorie: caregiver, dipendenti di aziende in crisi e lavoratrici con almeno il 74% di invalidità. C’è un’altra misura di pensione anticipata riservata alle donne e molto più vantaggiosa.
Si tratta della pensione anticipata per invalidità. Se una lavoratrice ha un’invalidità pari almeno all’80% potrà accedere alla pensione a soli 56 anni e con solo 20 anni di contributi. Contano anche i contributi figurativi. L’importo dell’Assegno dipenderà dai contributi versati: in questo caso, però, ai fini dell’importo dell’assegno previdenziale contano solo i contributi versati durante il periodo di lavoro, non contano i contributi figurativi.
Attenzione: per andare in pensione a 56 anni è necessario che l’invalidità venga certificata non da una generica commissione medica ma da una commissione composta da medici dell’Inps. E l’invalidità dovrà riguardare la mansione specifica che la lavoratrice disabile svolge. In pratica si dovrà dimostrare che la lavoratrice, a causa della sua disabilità, non può più svolgere il lavoro che ha sempre svolto e nemmeno nessun altro lavoro inerente le sue competenze. In questo caso una donna potrà andare in pensione a soli 56 anni con solo 20 di contributi: ben 11 anni prima rispetto all’età pensionabile stabilita dalla legge Fornero.