Casalinghe in pensione con 15 anni di contributi: finalmente la svolta giusta | Cambi vita

Arriva la svolta per milioni di casalinghe: potranno andare in pensione con appena 15 anni di contributi. Vediamo tutti i dettagli.

Non tutti lo sanno ma è possibile andare in pensione con solo 15 anni di contributi. Naturalmente bisogna soddisfare determinati requisiti. In questo articolo vi spieghiamo cosa bisogna fare.

Pensione con 15 anni di contributi
C’è un modo per andare in pensione con solo 15 anni di contributi/ Lafuriaumana.it

 

La riforma Fornero del 2011 ha inchiodato l’età pensionabile a 67 anni. Ma per poter smettere di lavorare a 67 anni, una persona deve anche soddisfare due requisiti specifici:

  • avere almeno 20 anni di contributi;
  • aver maturato un assegno pari almeno a 1.5 volte l’importo dell’Assegno sociale. Quest’ultimo è soggetto a rivalutazione e, dunque, cambia ogni anno. Per il 2023 corrisponde a 503,27 ma per il prossimo anno è previsto un incremento.

Se un lavoratore non presenta i suddetti requisiti non potrà andare in pensione neanche a 67 anni ma dovrà continuare a timbrare il cartellino almeno fino a 71. Eppure c’è un modo che quasi nessuno conosce per poter andare in pensione con un requisito contributivo minimo: appena 15 anni.

Ecco come andare in pensione con 15 anni di contributi

In Italia sono in vigore diverse opzioni di pensione anticipata ma tutte si rivolgono, fondamentalmente, a chi ha tanti anni di contributi. C’è una misura poco conosciuta che permette di andare in pensione con 15 anni di contributi e si rivolge, soprattutto, alle casalinghe.

Pensione con la deroga Amato
Ecco come andare in pensione con 15 anni di contributi/ Lafuriaumana.it

 

Le misure di prepensionamento più conosciute sono Quota 41, Quota 103, Opzione donna, Ape sociale e la pensione anticipata ordinaria. Tutte, però, richiedono tanti anni di contributi. La pensione anticipata ordinaria, ad esempio, consente di smettere di lavorare a qualunque età ma i contributi devono essere almeno 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Stesso discorso per Quota 41: si può andare in pensione a qualsiasi età ma con almeno 41 anni di contributi di cui almeno uno versato prima di aver compiuto 19 anni.

Quota 103 prevede il pensionamento a 62 anni ma sempre con 41 anni di contributi. Ape sociale – che, comunque, si rivolge solo a pochissime categorie – consente di ritirarsi a 63 anni con un requisito contributivo che oscilla tra i 30 e i 36 anni. Infine Opzione donna – riservata solo a caregiver, dipendenti di aziende in crisi o disabili almeno al 74% – permette alla donna di lasciare il lavoro tra i 58 e i 60 anni ma dopo almeno 35 anni di contributi versati.

Come fa una casalinga dunque ad andare in pensione se ha lavorato solo per 15 anni? Con la prima delle deroghe Amato. Questa misura permette di andare in pensione a 67 anni con 15 di contributi ma ad una condizione: tutti i contributi devono essere stati versati entro il 31 dicembre 1992. È il caso di quelle donne che magari hanno lavorato quando erano molto giovani ma poi hanno smesso per dedicarsi completamente alla famiglia e alla casa. Pertanto chi è nato nel 1957, se ha versato 15 anni di contributi entro il 1992, il prossimo anno potrà andare in pensione.

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