La drunkoressia è una piaga da estirpare dalla società al più presto, poiché mette in pericolo soprattutto la vita degli adolescenti.
Questo disturbo, che andrebbe meglio definito come malattia, colpisce per lo più i giovani che si trovano a doversi paragonare quotidianamente con i propri coetanei. Da qui, nascono una marea di insicurezze, dubbi, scarsa autostima, tutti problemi che rischiano di sfociare nella drunkoressia. Ma andiamo a definire nel dettaglio questa malattia che quasi nessuno conosce.
La società contemporanea bersaglia ogni giorno qualsiasi individuo con milioni di informazioni, al punto che questi recepiscono e assorbono tutto come una spugna. Gran parte delle volte, i bersagli sono i più giovani, che spesso si sentono costretti a mettersi al pari del resto della società. Il continuo confronto con gli altri, contribuisce a generare una moltitudine di insicurezze a sfondo sociale e personale, che i soggetti sperano di poter colmare sentendosi parte di mode.
Queste tendenze, tuttavia, spesso e volentieri sfociano in abitudini pericolose, come quella dell’alcol, della droga o del fumo. Per il solo timore di essere respinti dai propri coetanei, molti adolescenti si comportano come i loro simili. Tutto ciò grava sul loro organismo, poiché spesso questi comportamenti incidono gravemente sulla nutrizione, generando disturbi alimentari di vario tipo. La drunkoressia, ad esempio, è uno di questi.
Drunkoressia, oltre la dipendenza da alcol: i campanelli d’allarme
Questo fenomeno è molto più diffuso di quanto si possa pensare, ed è spesso associato a una dipendenza incontrollata da sostanze alcoliche. Sebbene sia molto meno conosciuto della bulimia o dell’anoressia, rientra comunque tra le malattie associate all’alimentazione, ma spesso può comportare rischi ben più gravi dell’alcolismo.
Come riportano gli studiosi, la drunkoressia consiste nell’uso di sostanze alcoliche in sostituzione ai pasti ordinari di una sana alimentazione. Tutto ciò, oltre a generare problemi fisici all’organismo, contribuisce allo sviluppo di malattie mentali. Questo accade perché i soggetti malati, credendo di poter sostituire la normale alimentazione, assumono sostanze alcoliche a stomaco vuoto; così facendo, l’alcol intossica l’intero organismo e provoca squilibri neuro comportamentali.
Dunque, parliamo di problematiche ben più gravi di una “semplice” sbornia, soprattutto perché, tutto ciò, spesso degenera in una necessità incontrollata di alcol per placare i dolori generati dall’alcol stesso. Uno dei campanelli d’allarme è la negazione: quasi sempre i malati cercano di nascondersi e occultare la propria condizione, ignorando la tossicità della sostanza che ingeriscono.
La miglior cosa da fare è rivolgersi ai centri specializzati nel trattamento di malattie causate dall’abuso di alcol (ospedali, centri alcolisti anonimi, Aziende Sanitarie Locali). Anche scuola, famiglia e amici giocano un ruolo chiave, dato che, se riescono a cogliere in tempo i segnali di questa malattia, hanno alte possibilità di evitarne gli stadi più gravi.