Per ottenere la separazione, la legge richiede dei requisiti, in mancanza dei quali il giudice potrebbe respingere la richiesta. Cosa fare?
Il giudice ha la facoltà di rifiutare l’istanza di separazione, sia nel caso in cui provenga da entrambi i coniugi sia nel caso in cui sia unilaterale.
Il nostro ordinamento, infatti, prescrive il rispetto di determinati requisiti per l’ottenimento della separazione personale. Si tratta della condizione in cui si trovano i coniugi che decidono di sospendere temporaneamente gli effetti del matrimonio.
La separazione, tuttavia, non ha valenza sul vincolo dell’unione, che resta valida. Cosa significa? Che i coniugi rimangono tali anche in seguito a separazione, ma non saranno più obbligati in relazione agli effetti dell’unione, come la convivenza o la fedeltà.
La separazione personale si distingue in:
- consensuale, nell’ipotesi in cui ci sia l’accordo di entrambe le parti;
- giudiziale, se manca l’accordo sui criteri per la separazione.
In particolare, la separazione giudiziale può essere sancita solo in presenza di situazioni che rendono intollerabile il proseguimento del matrimonio oppure che comportano un grave pregiudizio all’educazione dei figli.
Se, quindi, sussistono tali circostanze, il giudice può respingere la richiesta di separazione.
Separazione tra coniugi: attenzione, se mancano questi requisiti il giudice può opporsi
Affinché il giudice possa validamente negare la separazione è necessario distinguere tra due ipotesi:
- separazione consensuale. In questo caso, il giudice è legittimato a rifiutare l’omologazione dell’accordo, qualora rinvenga che da esso possano scaturire conseguenze negative per i figli. È il caso, ad esempio, di un accordo di separazione che prevede l’esclusione del padre dalla vita della prole. In quest’ipotesi, se i coniugi si oppongono ad una modifica dell’accordo, il giudice può non accettarlo;
- separazione giudiziale. In tal caso, il giudice può negare l’accoglimento della domanda, qualora manchino i presupposti, ossia l’intollerabilità dell’unione oppure il grave pregiudizio all’educazione dei figli. Il giudice, quindi, respinge la separazione giudiziale se i coniugi non allegano alcun tipo di prova dell’esistenza di tali requisiti. L’indagine sulle motivazioni alla base della separazione, inoltre, sono essenziali perché evitano che l’unione venga sospesa per ragioni fraudolente. Ad esempio, i coniugi potrebbero fingere di separarsi per ottenere dei benefici fiscali.
In conclusione, specifichiamo che la separazione personale è un diritto di ogni coniuge, tutelato dal nostro ordinamento e direttamente dalla Costituzione ma, allo stesso tempo, è possibile solo se ricorrono determinate condizioni.
Di conseguenza, se manca un accordo tra gli interessati e il giudice non rinviene motivazioni oggettive alla base della richiesta di separazione, tale diritto può essere legittimamente negato.