Hai ancora i Puffi? Non buttarli possono valere una fortuna! Ecco quelli più quotati

Occhio ai Puffi conservati in casa: incredibile il valore di quelli più quotati, possono valere una fortuna

Sono in tantissimi ad aver amato i Puffi, arrivati oltre 60 anni fa, e che vantano all’incirca cinquanta milioni di fumetti venduti, per non parlare dei cartoni: non tutti sanno però che alcuni pezzi più quotati possono arrivare a valere davvero una fortuna.

Puffi, chi li ha in casa non li getti via: quanto possono valere
Collezionismo e Puffi, occhio alle cifre: quanto possono valere i più quotati -lafuriaumana.it

 

Un vero e proprio fenomeno pop a livello globale, i Puffi, famosissimi per i fumetti e per i cartoni trasmessi in tantissimi Paesi del mondo, e che ancora oggi dopo molti anni dalla loro comparsa, riescono ancora a generare elevati fatturati.

Come gli appassionati ben sapranno, si tratta dei noti ometti blu creati nel ’58 da Peyo, il fumettista Pierre Culliford, e il cui business si è impreziosito negli anni di tanti e diversi elementi importanti.

Si pensi a film dedicati al mondo dei puffi, oppure ai parchi a temi ideati in giro per il mondo, ma non soltanto. Ai Puffi infatti, spiegava Forbes in un approfondimento di qualche tempo fa, si lega anche un merchandising specifico, ovverosia il mercato del collezionismo.

A tal riguardo, le piccole statue dei personaggi come Grande Puffo, Puffetta, oppure Gargamella, possono arrivare a quotazioni davvero rilevanti.

Come ha spiegato Davide Volontà, legato al Guinness World Record, in possesso di una collezione di 8000 pezzi e noto esperto a livello globale del mercato, i pezzi maggiormente comuni e non in perfette condizioni possono valere pochi centesimi. Ma si può arrivare a migliaia di euro per prototipi, oggetti in tiratura limitata e resine.

Puffi e collezionismo, quanto possono valere alcuni pezzi più quotati: cifre da capogiro

Tematica dunque interessante e rilevante quella inerente i Puffi, per chi li conserva e che non devono esser gettati via, dal momento che possono avere un valore anche importante in ottica collezionismo.

Puffi e collezionismo, i più quotati possono valere una fortuna
Puffi, quanto possono valere per i collezioni quelli più quotati -lafuriaumana.it

 

Come spiega Davide Volontà, un esempio è il personaggio di Grossbouf, con la relativa realizzazione di soltanto cento esemplari nel 2011, e il cui prezzo di lancio era di 750 euro. La quotazione si aggira sui tremila euro, si legge nell’approfondimento di Forbes.

Per quanto invece concerne la serie degli 8 Puffi olimpici, la cui distribuzione ebbe luogo nel 1983 insieme agli ovetti Kinder, arrivati sul mercato tedesco, il valore era sui 2600 euro.

Ma quali sono i fattori che comportano quotazioni alte? Per Volontà, l’autore della guida ufficiale che si occupa del censimento di migliaia di pezzi, si tratta della rarità e dello stato di conservazione.

I soggetti interessati sono vari, e si va dagli studenti agli imprenditori, passando per i politici. Tutti coloro che, spinti dalla passione soprattutto, scelgono di comprare anche a prezzi alti, e non a caso accade di frequente che un collezionista opti per la vendita della propria raccolta.

È sul web, oggi, che hanno luogo le maggiori transazioni.

Grande Puffo e Puffetta che pregano tra quelli dalla maggior rarità, sottolineava Barbara Bieshaar, esperta del portale Catawiki. Anche se ad esser oggetto di attenzioni non sono soli i Puffi, ma anche ad esempio altri protagonisti, e si pensi ad Asteriz, Lucky Luke e così via, i più collezionati restano loro. I soli a venir prodotti in tiratura limitata sono i classici oggetti in gomma, invece oggetto di minori ricerche sono le altre “memorabilia”, come figurine, peluche oppure fumetti.

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