Se hai l’abitudine di buttare le vecchie bollette abbiamo una cattiva notizia da darvi. Non è stata una buona idea: che cosa dice la legge.
Dopo aver pagato una bolletta, tutti solitamente siamo soliti riporle in delle cartelle, in modo da tenerle sempre con noi nel caso in cui sorga qualche disguido fiscale. Spesso potrebbero sorgere dei problemi ed è proprio in questi momenti che potrebbero tornarci utili i codici presenti nella bolletta. Nel corso degli anni però ne possiamo accumulare davvero tante, al punto da sembrarci carta straccia dopo un po’. Queste passano dall’occupare delle cartelline a finire a scrivanie e cassetti.
Nel caso in cui siete soliti conservare le vostre bollette, invece che buttarle, possiamo dirvi con certezza che avete fatto la scelta giusta. Questo perché nel caso in cui manchi una ricevuta della bolletta per lo stato potreste diventare morosi. Bisogna anche dare importanza alla possibilità di essere contattati dal proprio gestore, pronto a chiederci delle informazioni importanti, come dimostrare un pagamento o riferire eventuali codici. Oggi andremo a vedere quando è possibile buttare una vecchia bolletta senza finire nei guai.
Conservare le bollette diventa necessario, ma tranquilli che questo è solo per un periodo di tempo stabilito che viene identificato come “data di prescrizione” e solitamente si oscilla da un minimo di due anni, fino ad arrivare ad un massimo di dieci anni. Mentre le bollette dell’elettricità hanno valenza per due anni e non devono essere conservate oltre i cinque anni. Infatti superata l’ultima data di prescrizione non serviranno più.
Dal 2019, però, la legge ha stabilito che il periodo di conservazione delle bollette è stato ridotto a due anni. Tutte quelle ricevute prima del decreto però conserveranno la stessa durata di conservazione. Stesso discorso per le bollette dell’acqua che a partire dal primo gennaio 2020 dovranno essere conservate per almeno cinque anni. Dopo quella data di scadenza non serviranno più e di conseguenza potranno essere buttate. Il sistema quindi è uguale per tutte le bollette.
Certe volte troviamo estrema difficoltà nel conservare tutti questi documenti. Ma il segreto chiave è l’organizzazione, elemento chiave per riuscire a tenere le ricevute senza rischiare di perderle. Non dovrete dare altro che dividerla in vari raccoglitori da conservare sulla propria scrivania, in uno scomparto o in un mobile dedicato a questi documenti. Questo metodo sarà molto efficace e soprattutto vi permetterà di ritrovare le vecchie bollette in pochissimo tempo. Provarlo non costa nulla, quel che è certo è che potrebbe aiutarvi in futuro.
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