Sempre più italiani pagano con la carta alla cassa, ma non tutti accettano quando si tratta di piccole prestazioni, ma ora cambia tutto.
Negli ultimi anni in Italia sono cresciuti i pagamenti elettronici nei negozi, anche se è ancora prevalente il contante (97%), così come sono tanti ancora oggi quelli che non accettano la carta quando si tratta di pagamenti di piccole somme, soprattutto locali commerciali. Questo perché, anche se non è possibile rifiutare un pagamento elettronico, ogni esercente paga commissioni sui POS.
Ad esempio, le banche possono trattenere dallo 0,2% allo 0,3% sulle transazioni e questo spinge i commercianti a rifiutare pagamenti che non sono alti. Il Governo sta studiando un modo per eliminare questa problematica, che porta il Paese ad essere l’ultimo sui pagamenti elettronici nonostante gli incentivi in pandemia (come cashback e lotterie degli scontrini) per utilizzare bancomat e carte di credito.
Recentemente è stato siglato un accordo tra l’Abi e l’Associazione dei prestatori di servizi di pagamento con Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe per ridurre le commissioni ai commercianti per i pagamenti fino ai 30 euro. L’obiettivo è quello di incentivare a fare pagamenti elettronici e a utilizzare meno il contante, che spesso facilita anche l’evasione.
Questo accordo arriva ad una riunione del tavolo al Ministero dell’Economia, dove si sono confrontate le associazioni e altri stakeholders, che hanno anche discusso sulla possibilità di azzerare le commissioni per i pagamenti elettronici sotto i 10 euro, anche se poi si è optato soltanto sulla riduzione delle spese per i possessori di POS. La riduzione sotto i 10 euro sarà comunque maggiore e si è pensato soprattutto a quei piccoli negozianti con un fatturato fino ai 400mila euro l’anno.
Questa firma nata da un accordo tra banche, associazioni e piccole imprese, è una buona notizia perché potrebbe portare un risparmio fino ai 500milioni di euro all’anno sulle commissioni. Questo agevolerà anche i piccoli imprenditori, con l’aumento dei propri guadagni. Dati alla mano, nel 2022 il 21% delle commissioni è stato effettuato per spese inferiori ai 10 euro. Il 32% per spese pari a 15 euro o meno. Le commissioni salgono per chi ha effettuato pagamenti superiori a 30 euro, con il 58% dei pagamenti con carta o bancomat.
Questi dati, forniti dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano sono molto importanti per stabilire come i comportamenti degli italiani sono cambiati. E, dunque, ci si aspetta una risposta per tutelare gli esercenti ma anche chi vuole pagare con la carta.
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