La delega fiscale introduce importanti novità anche in materia di pignoramento. Vediamo insieme che cosa cambierà.
Lotta dura all’evasione e vita non facile per chi non paga i suoi debiti. Con la delega fiscale cambia davvero tutto anche in materia di pignoramento. In questo articolo vi spieghiamo alcune novità salienti.
La delega fiscale ha ottenuto il via libera da Camera e Senato e a breve il Governo Meloni emetterà i primi decreti attuativi. Le novità saranno tante e incideranno in misura importante sul mondo del Fisco a partire dall’Irpef. Le attuali 4 aliquote scenderanno a tre con benefici per tutte le fasce di Reddito. Le detrazioni verranno riviste e rese più vantaggiose per le fasce reddituali più basse. Ma non solo: cambiamenti decisivi anche per quanto riguarda la lotta all’evasione e il recupero dei debiti.
Cambio di rotta deciso e decisivo per quanto riguarda il recupero dei debiti. Oggi la procedura è troppo lenta e può disincentivare un creditore a cercare di riavere ciò che gli spetta. Il Governo Meloni ha introdotto novità determinanti.
Per settimane si è parlato dell’ipotesi di prelievi forzosi sui conti correnti dei debitori. L’idea è presto sfumata per lasciare il posto ad un’altra ipotetica soluzione: il controllo informatizzato dei conti correnti. In questo modo si potrebbe appurare la presenza o meno di liquidità sul conto corrente di un debitore e agire di conseguenza.
Va da sé che se sul conto non c’è nulla, nulla potrà essere pignorato. L’obiettivo della riforma fiscale studiata dall’Esecutivo di Giorgia Meloni è non solo consentire a tutti i cittadini di pagare meno tasse ma anche snellire e velocizzare la procedura di riscossione dei debiti. L’attuale procedimento, come spiegato, è troppo lento e non sempre permette di recuperare l’intera somma.
C’è da dire che, già prima della delega fiscale, anche la riforma Cartabia – dal nome dell’ex ministro della Giustizia del Governo Draghi – andava in questa direzione. La riforma, infatti, aveva introdotto un sistema di ricerca telematica finalizzato a identificare i beni e i crediti pignorabili. Ora, i creditori possono sfruttare anche le banche dei dati fiscali e previdenziali per identificare le risorse dei debitori e ottimizzare il processo di recupero dei crediti.
A tutto questo bisogna aggiungere un’altra novità importante introdotta dalla delega fiscale e inerente la lotta all’evasione. D’ora in avanti l’agenzia delle entrate lavorerà con l’ausilio di algoritmi di alta precisione e con gli strumenti forniti dall’intelligenza artificiale. Insomma per i furbetti non sarà più così facile farla franca.
È stata introdotta però anche una novità per aiutare i debitori che intendono davvero rimediare. Infatti chi accetterà di pagare le sanzioni non pagate attraverso Rid bancario, avrà una riduzione del 30% sulla cifra da sborsare.
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