Riforma ISEE: una rivoluzione storica che aiuta tutte le famiglie | Cosa fare subito

La riforma fiscale del Governo Meloni introduce anche una riforma Isee mai vista prima: svolta storica per milioni di famiglie.

La riforma fiscale a cui il Governo Meloni sta lavorando non tralascerà proprio nulla: nemmeno l’Isee. Vediamo insieme cosa cambierà a breve. Vediamo la questione più da vicino, per fugare ogni dubbio.

In arrivo la riforma isee
Svolta storica del Governo Meloni-(Ansa foto)- Lafuriaumana.it

Fino ad oggi l’Isee è sempre stato un requisito indispensabile per ottenere bonus e sussidi. Basti pensare al bonus luce e gas, alla carta risparmio spesa, al Reddito di cittadinanza: per avere diritto a questi aiuti economici da parte dello Stato, l’Inps ha sempre tenuto conto – prima di ogni altra cosa- dell’Isee. Ma a breve cambierà tutto perché la riforma fiscale non coinvolgerà solo le imposte come Irpef, Ires, IRAP e IVA ma toccherà anche l’Isee. E per molte famiglie potrebbe essere un vero vantaggio mentre per altre potrebbe mettersi male.

Riforma Isee: ecco cosa cambierà

L’Isee è l’indicatore della situazione economica equivalente. Oltre al reddito dei componenti della famiglia, questo parametro tiene conto anche del patrimonio mobiliare e immobiliare. Una persona potrebbe guadagnare poco ma vivere in una casa di lusso ereditata, ad esempio e questo potrebbe penalizzata nella fruizione di bonus e sussidi. Ma il Governo Meloni ha operato una vera svolta.

Riforma Isee, cosa cambia
L’Isee potrebbe essere cancellato – Lafuriaumana.it

 

Molto presto, probabilmente, diremo addio all’Isee. Questo parametro potrebbe venir sostituito dal Quoziente familiare. La principale differenza sta nel fatto che il Quoziente familiare terrà conto solo dei redditi percepiti da tutti i componenti del nucleo familiare. In pratica si farà la somma dei redditi e poi si dividerà la cifra per il numero dei componenti della famiglia. Ogni componente avrà un valore diverso:

  • 1 per i single e per le vedove con almeno un figlio a carico;
  • 0,5 per i genitori single con almeno un figlio a carico;
  • 2 per le coppie sposate o conviventi;
  • 0,5 per i primi due figli;
  • 1 per ogni figlio dopo il secondo;
  • 4 in presenza di figli affetti da disabilità certificata.

Va da sé che, al fine di ottenere sussidi e bonus, il Quoziente familiare andrebbe ad avvantaggiare i nuclei familiari molto numerosi. Pertanto, non tenendo più conto del patrimonio mobiliare e immobiliare ma solo dei redditi, anche famiglie non particolarmente bisognose ma molto numerose potrebbero ottenere più agevolazioni di single o anziani soli.

Questa impostazione volta ad agevolare soprattutto le famiglie numerose era già stata anticipata dalla carta risparmio spesa del resto: questo sussidio teneva sì conto dell’Isee- che non doveva essere superiore a 15.000 euro- ma si rivolgeva solo ai nuclei familiari composti da minimo tre persone. Single, anziani che vivono soli o genitori single con un solo figlio a carico sono rimasti esclusi da questo sussidio. Per il momento comunque il Governo non ha ancora deciso in via definitiva se il Quoziente familiare sostituirà l’Isee in toto o solamente in alcune situazioni e per determinati bonus.

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