Gli esseri umani potranno arrivare a vivere un giorno fino a 20000 anni? L’analisi di un esperto di biogerontologia.
Tutti noi, ammettiamolo, vorremmo vivere più a lungo possibile e essere protagonisti nella nostra vita riuscendo a coronare tutti i nostri sogni. Prima o poi, dispiace dirlo nella maniera più cruda e netta, a tutti purtroppo toccherà salutare la terra per “approdare” nell’ aldilà.
Lo scenario futuro potrebbe presto cambiare? E se sì, in che modo? Secondo un’analisi attuata da João Pedro de Magalhães, professore di biogerontologia molecolare, gli esseri umani potrebbero vivere almeno 1000 anni fino ad arrivare ai 20000.
L’analisi dell’esperto di biogerontologia sottolinea come gli esseri umani, qualora riuscissero ad eliminare l’invecchiamento delle cellule, potrebbero diventare molto più longevi rispetto a quanto accada oggi.
Vivere fino a 20000 anni? L’analisi dell’esperto
João Pedro de Magalhães, per dar credito alla sua analisi, ha studiato nei minimi dettagli il genoma di alcuni animali che notoriamente vivono molto più a lungo rispetto all’essere umano. Nello specifico ha studiato la balena artica, animale che arriva a vivere anche fino a 200 anni, e la talpa senza pelo che può arrivare a rimanere in vita fino a trent’anni, un’età altissima rispetto alle classiche talpe che vivono al massimo fino a 4 anni.
Questi animali hanno la capacità di riparare i danni al proprio DNA e lo scienziato, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Scientific American, ha spiegato come il suo sogno sarebbe quello di prendere il gene di una balena artica e impiantarlo di conseguenza in un topo per comprendere e verificare se il topo vivrebbe più a lungo.
João Pedro de Magalhães, Nel corso dell’intervista, ha spiegato: “Non credo che avremo presto una cura contro l’invecchiamento, tuttavia esiste una sostanza chiamata rapamicina che è molto promettente, ed è riuscita a estendere l’aspettativa di vita del 10-15% negli animali. Gli scienziati potrebbero teoricamente riprogrammare le nostre cellule modificando dei geni centrali all’invecchiamento. Questo richiede una tecnologia che ancora non abbiamo, ma che potremmo sviluppare in futuro”.
La chiave è nel DNA
Il professore di biogerontologia ha posto l’accento sul DNA affermando che esso disponga di una serie complessa di programmi molto simili a quelli presenti in un computer e che nel corso del tempo ci trasformano in essere umani adulti, tuttavia a lungo andare questi programmi con l’età diventano dannosi.
Poi ha aggiunto: “Sono convinto che possiamo effettuare interventi radicali, in grado di riscrivere il nostro “software” genetico per rallentare o invertire l’invecchiamento”.
Secondo i calcoli effettuati da João Pedro de Magalhães, qualora gli esseri umani riuscissero a fermare l’invecchiamento delle cellule potrebbero vivere fino a 1000 anni con aspettativa di vita massima che potrebbe raggiungere addirittura i 20000 anni.
Ovviamente si tratta di un’analisi, specifichiamo, che al momento non trova fondamento e non vi è nessun prova scientifica che ciò il professore ha spiegato possa tramutarsi nella realtà delle cose.
