In questo particolare momento chi ha un po’ di soldi da parte può trovare interessanti soluzioni di investimento. Ecco tutti i “pro” dei Buoni Postali.
La situazione economica di quest’ultimo periodo è stata a dir poco turbolenta. Tra impennata dell’inflazione, tassi in aumento, crisi geopolitica e chi più ne ha più ne metta, le Borse sono andate sulle montagne russe. Il che ha messo in difficoltà gli operatori del settore finanziario come i semplici investitori. Ora si intravede qualche possibile schiarita, ragion per cui chi ha qualche soldo da parte dovrebbe cogliere un’opportunità che, coi tempi che corrono, potrebbe difficilmente ripetersi nel prossimo futuro.
Dicevamo l’inflazione: benché meno impetuosa rispetto a qualche settimana fa, la corsa dei prezzi resta robusta. Ecco allora che un colosso solido e affidabile come Poste Italiane ha deciso di rispondere – in linea con altre banche e istituzioni finanziarie – con una mossa strategica. In che modo? Rivedendo al rialzo i tassi di interesse di determinati buoni fruttiferi postali, in modo da invogliare più investitori a sottoscriverli. Ecco tutti i dettagli.
La proposta di Poste Italiane dalla A alla Z
Poste Italiane non ha introdotto – almeno per ora – nuovi buoni, ma ha rivalutato alcuni di quelli esistenti, e in particolare i 3×2 e 3×4. Mettiamo subito le mani avanti: i sottoscrittori non si arricchiranno dall’oggi al domani. I Buoni Postali rappresentano però un efficace strumento per salvaguardare il potere d’acquisto in tempi di inflazione galoppante (mentre il semplice parcheggio sul conto corrente comporta a conti fatti una perdita di valore dei propri risparmi).
L’annuncio è stato dato da Cassa Depositi e Prestiti ieri, 7 settembre. I Buoni 3×2, che prima promettevano un rendimento massimo del 2,25%, oggi prevedono un tasso dell’1,25% al termine dei primi 3 anni e del 2,75% allo scadere del 6° anno. Esiste la possibilità di rimborso anticipato, ma occorre aspettare almeno tre anni per poter beneficiare degli interessi maturati. Il calcolo è presto fatto: investendo 25.000 euro sul nuovo Buono 3×2, si andrebbero a guadagnare 830,61 euro dopo 3 anni, che salirebbero a 3.866,81 euro come valore di rimborso netto al termine naturale dei 6 anni.
Per i Buoni 3×4, invece, che prima offrivano al massimo il 2,75%, oggi abbiamo i seguenti rendimenti incrementali: 1,25% dopo 3 anni, 1,75% dopo 6 anni, 2,25% dopo 9 anni, 3% dopo di 12 anni. Di conseguenza, investendo i 25.000 euro di cui sopra su questo prodotto, si otterranno ben 830,61 euro dopo 3 anni, 2.399,74 euro dopo 6 anni, 4.850,01 euro dopo 9 anni e 9.313,52 euro dopo 12 anni. Sempre meglio che tenerli sotto al materasso…