Con un esame del sangue si può identificare il morbo di Parkinson | Scoperta sensazionale

Il Parkinson è una delle malattie neurodegenerative più temute. Da oggi lo si potrà identificare con un semplice esame del sangue

Le malattie neurodegenerative sono tra le più subdole che possano esistere. Non solo, sono tra quelle che provocano maggiore sofferenza non solo, evidentemente, nella persona che le patisce, ma anche nelle persone che assistono i malati. Tra queste, sicuramente una delle più tristemente famose è la malattia di Parkinson. Oggi, però, dobbiamo darvi conto di una scoperta sensazionale, che potrebbe cambiare le sorti della lotta a questo male: con un semplice esame del sangue si potrebbe identificare il morbo di Parkinson.

Con un esame del sangue si può identificare il morbo di Parkinson
Con un esame del sangue si può identificare il morbo di Parkinson: ecco lo studio – Lafuriaumana.it

Alzheimer e Parkinson sono le due malattie neurodegenerative più note. Se il primo porta a una progressiva, ma inesorabile perdita delle capacità cognitive, fino a non riconoscere neanche i parenti più vicini, il Parkinson ha come sintomo più noto e inquietante il tremore, continuo e irrefrenabile, che porta a una vita invalidante, rendendo impossibile ogni più banale attività.

Poiché i sintomi di varie malattie neurodegenerative del cervello si assomigliano, esiste un rischio significativo di diagnosi errate e quindi di trattamenti impropri. Pertanto, è fondamentale trovare strumenti e metodi diagnostici più sicuri. Purtroppo, sebbene la ricerca faccia ogni giorno passi in avanti molto importanti, non esistono al momento soluzioni per prevenire l’insorgenza delle malattie neurodegenerative, né per curarle. Oggi, però, proprio dalla scienza ci arriva una nuova speranza: la possibilità di identificare il morbo di Parkinson con un semplice esame del sangue. 

Identificare il Parkinson con un esame del sangue: la scoperta sensazionale

I ricercatori dell’Università di Lund, in un loro recente studio, hanno riscontrato che un particolare tipo di marcatore è elevato nei soggetti con morbo di Parkinson e in persone con altre malattie che provocano carenza di dopamina nel cervello, tipica delle malattie neurodegenerative. I ricercatori dell’Università di Lund hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Nature Aging.

Parkinson, esame sangue
Un esame del sangue per identificare il Parkinson foto: Ansa – – Lafuriaumana.it

Secondo quanto comunicato, la ricerca si sarebbe avvalsa di tecniche molto avanzate che permettono di misurare migliaia di proteine ​​simultaneamente in una piccola quantità di campione. La ricerca è stata condotta su 428 individui per identificare biomarcatori che possono indicare se un paziente con disturbi motori o difficoltà cognitive ha danni al sistema della dopamina nel proprio cervello. Ed ecco, allora la scoperta: se un paziente ha un disturbo nel sistema della dopamina, i livelli del biomarcatore DDC aumentano, indipendentemente da dove si trovi nel corso della malattia.

Si tratta di una scoperta molto importante perché è vero che i danni al sistema della dopamina nel cervello possono essere rilevati anche attraverso esami con telecamera PET. Tuttavia, questo è un metodo molto costoso e complicato, disponibile solo presso cliniche specializzate e, quindi, non a disposizione di chiunque.

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