Come accedere all’esenzione, quali sono le patologie per cui è ammessa, eventuali difficoltà che incontrano i pazienti
Nella vita può succedere che si abbia a che fare con malattie le cui conseguenze si portano per molti anni, o addirittura per tutta la vita.
Non tutte le malattie sono “ordinarie”, per così dire, ovvero disturbi per cui c’è una terapia, una cura. Ci sono alcune malattie considerate rare, per cui è possibile, come per quelle ordinarie, richiedere un’esenzione dal pagare il ticket.
Sono milioni i cittadini che ne soffrono, e spesso devono affrontare dei percorsi molto duri. Di solito, una malattia si può ritenere “rara”, quando ha una diffusione bassa, al di sotto di un certo limite.
Per esempio, 5 casi ogni 10 mila abitanti. Ci sono casi in cui, purtroppo, non solo queste malattie non sono semplici da diagnosticare, ma sono addirittura difficili anche da curare, perché mancano terapie mirate.
Esenzione malattie rare, come si ottiene
Chi soffre di una malattia rara può avere un’esenzione dal pagare il ticket sanitario. Tutto dipende da una serie di requisiti da possedere.
Nel dettaglio, dipende dalla rarità della malattia, che deve essere di prevalenza al di sotto dei 5/10 mila abitanti. Altro fattore è quello di quanto può essere grave, l’invalidità che può provocare, l’onerosità della quota di partecipazione, che riguarda il costo della terapia da seguire.
Ma non è tutto, perché si tiene conto anche di quanto è difficile diagnosticarla, trovare le cure, e per molti non è facile, ci sono diverse sfide da affrontare.
L’esenzione è valida per prestazioni per il trattamento della malattia e il suo monitoraggio, indagini genetiche sui familiari. Queste malattie di solito affondano radici nella genetica.
Ci sono malattie che non prevedono l’esenzione dal ticket per sempre, e alcune sono state messe in altre categorie. Per esempio, la celiachia e la sindrome di Down, che ora non sono più malattie rare, ma croniche.
Per avere l’esenzione, bisogna prima che venga diagnosticata e poi ci si potrà recare all’Azienda sanitaria competente. Lì, si dovrà portare con sé un certificato che attesta che si ha una malattia rara. Il certificato deve essere inviato in un centro specializzato.
Dopo aver riconosciuto la malattia, si potrà accedere alle cure necessarie gratuitamente, agli esami diagnostici, alle indagini genetiche, e quant’altro. Sarà il medico a indirizzare il paziente per gli esami da eseguire.