Migliora la terapia contro il cancro: una nuova iniezione “Atezolizumab” per il trattamento della malattia

La terapia oncologica fa un passo avanti grazie a un nuovo farmaco che si somministra tramite iniezione. Da poco è stato approvato nel Regno Unito.

Nel sistema sanitario inglese sta per essere introdotto un medicinale che potrebbe rivoluzionare la lotta contro diverse tipologie di cancro. Da poco ha infatti ottenuto l’approvazione da parte della Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA). Il produttore del farmaco non necessita di presentazioni in quanto si tratta della multinazionale svizzera Roche,

Una relazione può salvare dal cancro
Un farmaco semplice da somministrare potrebbe cambiare le terapie oncologiche. – lafuriaumana.it

 

Si chiama “Atezolizumab” e il primo aspetto interessante che lo riguarda è il sistema con cui viene somministrato al paziente. Basta infatti un’iniezione praticata a livello sottocutaneo senza dover ricorrere alla via endovenosa come molti altri farmaci, che però risulta invasivo per il paziente. In più fare l’iniezione sottocutanea ottimizza i tempi perché ogni somministrazione richiede solo sette minuti.

Il Regno Unito è il primo stato al mondo per il momento ad avere dato il via libera a questo farmaco. Grazie a questa novità il tempo che i pazienti oncologici dovranno trascorrere negli ospedali sarà inferiore permettendo a più persone di ricevere la terapia lo stesso giorno. A livello organizzativo questa sarà davvero una rivoluzione per le cura contro il cancro. Per ora si partirà con un gruppo di 3.600 pazienti.

Cosa contiene e come funziona Atezolizumab

Si tratta di un anticorpo monoclonale che si classifica fra i trattamenti adiuvanti, ossia volti a evitare che si ripresenti il cancro o che si formino metastasi. Il farmaco è stato testato in maniera particolare contro alcune forme di tumore del polmone che presentano un alto rischio di recidiva. Grazie alla terapia con Atezolizumab il rischio di mortalità dei pazienti dei trial clinici è diminuita del 31%.

un nuovo farmaco con effetti già dimostrati
Dallo studio di fase III si sono visti benefici notevoli nei pazienti. – lafuriaumana.it

 

L’anticorpo Atezolizumab interagisce con le cellule tumorali legandosi a un recettore di membrana, indicato con la sigla PD-L1. Grazie a questa interazione il farmaco richiama gli agenti del sistema immunitario noti come linfociti T che così riconoscono più facilmente le cellule anomale e le possono debellare. Per questo si tratta di un medicinale perfetto per una terapia di supporto ad altri trattamenti.

I dosaggi attualmente prodotti di Atezilizumab permettono inoltre di eseguire il trattamento con cadenze diverse a seconda delle necessità dei pazienti. Questi possono recarsi in ospedale una volta ogni due settimane o anche una sola volta al mese, senza che ci siano differenze a livello di efficacia.

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