Il Covid ha trovato il mondo impreparato. Ma contro la prossima pandemia c’è l’obiettivo di avere il vaccino in pochissimi giorni.
Qualcosa di così grande, di così impensabile, che, forse, era normale ci potesse trovare impreparati. La pandemia da Covid-19 è qualcosa che resterà nella storia del mondo. E tutto il mondo si trovò impreparato, tanto per ciò che concerneva i metodi per difendersi, quanto per ciò che ha riguardato la sintetizzazione dei fondamentali vaccini. Ora, però, il mondo vuole prepararsi a fronteggiare la prossima pandemia.
Già, perché il Covid potrebbe essere solo l’inizio. Con il mondo globalizzato, infatti, malattie e virus circolano in maniera molto più semplice. Per il mondo l’incubo iniziò nei primi mesi del 2020, esplodendo poi in tutta la sua gravità nella primavera dello stesso anno. Come ben ricorderete, il nostro Paese fu tra i primi a essere colpiti duramente, portando l’allora Governo presieduto da Giuseppe Conte a disporre il lockdown per tentare di arginare i contagi dilaganti.
Sono ancora nei nostri occhi scene come quelle delle bare di Bergamo, ma anche i mesi in cui siamo rimasti confinati in casa, senza la possibilità di vedere i nostri cari, senza la socialità. Tutto questo perché, evidentemente, il virus venuto dalla Cina era totalmente sconosciuto e, quindi, tutto ciò ha reso anche molto problematico l’iter per arrivare alla sintesi dei vaccini, che, comunque, saranno realizzati in tempi record rispetto agli standard.
Ora, però, si vogliono ulteriormente abbattere i tempi. Gli esperti, infatti, sono convinti che siamo entrati nell’era delle pandemie e che il Covid possa essere stato solo l’inizio. La comunità scientifica internazionale, dunque, non vuole farsi trovare impreparata all’arrivo della prossima, inevitabile pandemia.
Per questo è scatta l’operazione sulla cosiddetta “malattia X”. Per adesso, a muoversi per prima è stata la Gran Bretagna, ma secondo gli accordi internazionali, tutti gli Stati dovranno dotarsi di laboratori specializzati per affrontare la “malattia X”, ovvero un virus ancora sconosciuto, ma che primo poi si manifesterà. L’obiettivo è quello di trovare vaccini contro qualsiasi nuova pandemia in arrivo e la soluzione, ovvero il vaccino, arriverà entro 100 giorni dall’individuazione del virus.
La Gran Bretagna (che è stata tra i Paesi a pagare maggiore dazio per il Covid) ha già previsto il Vaccine development and evaluation centre (Vdec), il centro di ricerca per esaminare e isolare elementi patogeni per i quali non c’è ancora un vaccino. Ma anche gli altri Stati, per rispettare la “Missione dei 100 giorni” voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dovranno impegnarsi per trovare i vaccini per i mali ancora sconosciuti e per i quali in 100 giorni, bisognerà trovare una terapia efficace.
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