Aumenti in arrivo sulla pensione di invalidità. Vediamo insieme cosa cambierà e quali saranno i nuovi importi.
Tra i tanti cambiamenti in arrivo sul fronte delle pensioni, in previsione anche tre aumenti sulla pensione di invalidità. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Il Governo è tornato a riunirsi per fare il punto della situazione per quanto riguarda le pensioni. Una riforma completa ancora non si può fare per mancanza di risorse economiche ma qualcosa è necessario fare per non tornare alla legge Fornero per tutti. Solo dopo la nota di aggiornamento al Def – il documento di Economia e Finanza- si potranno gettare le basi per la prossima legge di Bilancio e capire quante risorse si potranno effettivamente destinare alle pensioni.
L’Esecutivo dovrà trovare un equilibrio tra due diverse istanze: da un lato agevolare le uscite anticipate dal lavoro per favorire il ricambio generazionale; dall’altro aumentare le pensioni. E gli aumenti riguarderanno anche le pensioni di invalidità.
Subito dopo le vacanze il Consiglio dei ministri è tornato a riunirsi per discutere di pensioni. I dubbi sono più delle certezze e qualche misura di prepensionamento potrebbe saltare. Sono quasi certi, invece, tre aumenti che riguarderanno le pensioni di invalidità.
La pensione di invalidità è una prestazione di carattere assistenziale che viene riconosciuta alle persone con una certa percentuale di disabilità. Essa viene erogata a prescindere dai contributi versati e non è soggetta a Irpef. L’importo della pensione di invalidità cambia ogni anno in quanto è soggetto a rivalutazione. Nel 2023 la pensione di invalidità corrisponde a 313,91 euro al mese per tredici mesi. Non essendo una pensione contributiva non prevede la quattordicesima.
Nel 2024 potrebbero arrivare tre aumenti sulle pensioni di invalidità. Il primo – quasi certo – riguarda gli arretrati dello 0,8% per ogni mese, non versati nel 2023. Infatti la rivalutazione provvisoria del 7,3% applicata alle pensioni di invalidità fu approvata a novembre 2022. Ma , a causa di un ulteriore scatto dell’inflazione a dicembre, la rivalutazione effettiva delle pensioni salì all’8,1%. Cioè lo 0,8% in più. Ciò che non venne riconosciuto nel 2023, verrà riconosciuto nel 2024 in pratica. In termini pratici questo comporterebbe un aumento di 2,50 euro al mese.
Il secondo aumento che arriverà nel 2024 sarà dovuto alla rivalutazione di tutti i trattamenti previdenziali. Tuttavia per quest’anno si stima che la rivalutazione non supererà la soglia del 5,7%. Il chè, per le pensioni di invalidità, significherebbe un incremento di 16,33 euro al mese. Infine il terzo possibile aumento che dovrebbe arrivare riguarda la rivalutazione delle pensioni minime che, dal 2024, potrebbe essere applicato anche alle pensioni di invalidità.
Nel 2023 le pensioni minime sono state rivalutate dell’1,5% per chi ha meno di 75 anni e del 6,4 % per chi ha 75 anni o di più. Il Governo ha anticipato che il prossimo anno la rivalutazione degli assegni pari o inferiori al trattamento minimo sarà la stessa per tutti a prescindere dall’età anagrafica e dovrebbe essere del 2,7%. Se tale rivalutazione venisse applicata anche alle pensioni di invalidità, significherebbe un aumento di 9 euro al mese. Pertanto, considerando tutti e tre gli incrementi, nel 2024 la pensione di invalidità dovrebbe arrivare a 342 euro mensili.
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