Cancelleria, che passione! Perché tanti al rientro dalle vacanze si sentono attratti come calamite da astucci, penne, quaderni e bloc notes?
Per molti italiani settembre è il mese dei rientri e dei nuovi inizi. Le attività lavorative ricominciano a scaldare i motori a pieno regime dopo le vacanze estive. Ma il mese di settembre è anche tempo di nuovi propositi. Forse perché settembre ci riporta con la mente e il cuore al periodo in cui andavamo a scuola, in anni in cui la vita ci appariva più semplice e spensierata, meno carica delle responsabilità della vita adulta.
Proprio questo ritorno della mente agli anni belli della nostra gioventù scolastica spiega, secondo gli psicologi, perché ad alcune persone piaccia tanto procurarsi una cancelleria nuova di zecca al momento di ripartire. Fare rifornimento di penne, matite, post-it, evidenziatori, agende nuove, forbici e quaderni ecc. ci fa sperimentare una piacevole sensazione: quella di essere ben organizzati.
Inoltre i prodotti di cancelleria sollecitano in noi una certa creatività riportandoci ancora una volta, in un certo senso, indietro nel tempo. Ai momenti felici della nostra gioventù, quando la vita ci appariva meno complicata e contorta di adesso.
I 5 motivi per cui ci piacciono tanto i prodotti di cancelleria
Da qui l’irresistibile attrazione che alcuni provano per i prodotti di cancelleria. La scrittrice Dakota Duncan ha confessato la sua “dipendenza” dalla cancelleria in un articolo su Medium intitolato appunto “Confessioni di una dipendente dalla cancelleria”.
All’origine della passione per gli oggetti di cancelleria, suggerisce Duncan, c’è il fatto che «i colori, gli odori e la semplice varietà» di penne, matite, forbici, gomme e quant’altro evocano «una sensazione di felicità, che spesso sconfina in un senso di leggerezza». L’autrice elenca anche 5 ragioni che spiegano il suo essere “office supply addicts”.
- Speranza. Una nuova cancelleria è un po’ come fare tabula rasa del passato e ripartire dal via, con nuovi progetti per il futuro. Evoca il mistero di ogni nuovo inizio, di una ri-creazione che promette novità.. Duncan ricorda quanto le ha detto la figlioletta tredicenne: la cancelleria nuova è po’ come l’anno nuovo. ossia «un’opportunità per ricominciare da zero».
- Nostalgia. Ricevere nuove penne, quaderni, righelli e evidenziatori, dice Duncan, evoca in noi il sentimento di nostalgia per un tempo più semplice della vita dove i progressi si alternavano senza troppi drammi alle inevitabili cadute della crescita e un semplice punteggio misurava i nostri piccoli grandi successi. Anche lo psicologo svedese Niels Eék, co-fondatore della piattaforma per il benessere mentale Remente, conforta l’idea che comprare una nuova agenda, un nuovo bloc notes o soltanto usare una nuova matita siano in grado di restituire a persone adulte quella sensazione di «mente riposata» che da bambini avrebbero sperimentato al momento del rientro a scuola alla fine della pausa estiva.
- Ordine. Nel mezzo del caos della nostra vita abbiamo modo di tenere in ordine gli eventi scoordinati inserendoli in cartelle colorate e agende giornaliere. E non è poco! La cancelleria come avamposto contro il caos quotidiano? Sembrerebbe di sì! È un po’ come quando usiamo gli strumenti del giardinaggio, dice Duncan, per sbarazzarci dall’ingombro delle erbacce e liberare spazio per la bellezza.
- Esperienza sensoriale. In un tempo in cui tutto è sempre più digitalizzato e virtuale, inodore e impalpabile, anche solo scrivere a penna vincendo la dolce resistenza della carta, sentire l’odore dei pennarelli e il suono un po’ stridulo degli evidenziatori rivaluta l’uso dei nostri cinque sensi.
- Una forma di gioco “accettabile” per gli adulti. Il quinto e ultimo motivo che può spingere a affezionarsi agli oggetti da cancelleria è che, in fondo, per noi adulti sono un po’ l’equivalente dei giochi per i bambini: strumenti e piccoli oggetti colorati coi quali possiamo dare vita alle nostre personalissime creazioni.