L’Europa che già se l’è vista brutta col Covid deve prepararsi ad affrontare un nuovo virus mortale. Ecco come proteggersi.
Negli ultimi anni il settore sanitario in Europa ha dovuto fronteggiare una grande emergenza, ma adesso c’è in agguato in nuovo nemico che potrebbe metterci alla prova. Ecco di che cosa si tratta.
Dopo aver affrontato una pandemia e i suoi lunghi strascichi ci siamo abituati a sentir parlare di protezioni, mascherine, indici di mortalità e simili. Alcune espressioni che una volta venivano utilizzate solo in ambito medico adesso sono quasi di uso comune.
Ecco perché quando si sente pronunciare la parola virus ormai tutti drizzano le orecchie e prestano attenzione. Ma come mai i dottori sono in allarme? Ecco la spiegazione.
Nuovo virus mortale: ecco cosa fare
Dopo essere stati colti un po’ impreparati nel 2020 dal Covid e averne pagato l’alto prezzo in vite umane, la scienza è molto attenta nel monitorare le future possibile minacce per la salute pubblica. Quest’estate gli esperti radunati nella Commissione per la scienza hanno segnalato una particolare attenzione nei confronti della febbre emorragica di Crimea-Congo. L’OMS l’ha subito inserita nel nuovo elenco delle malattie prioritarie.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità la Cchf è una febbre virale emorragica provocata da un virus trasmesso dalle zecche, il Nairovirus, della famiglia dei Bunyaviridae. I sintomi sono: febbre alta, mal di testa, dolori alla schiena e alle articolazioni, mal di stomaco e vomito. Nei casi più gravi compaiono anche ittero, sbalzi d’umore e percezioni sensoriali.
La malattia è presente in Africa , in Asia, in Oriente e nell’Europa Orientale. L’anno scorso in Spagna sono stati accertati 13 casi con 4 decessi. Ci sono poi degli animali che sono particolarmente inclini a contrarre questo virus. Si parla di bovini, ovini o caprini. La Cchf può passare agli umani se questi vengono morsi da una zecca portatrice o toccando sangue e tessuti animali infetti durante la macellazione.
Ma come possiamo difenderci da questo pericolo? Se ci si trova in campagna o nei parchi è consigliabile indossare maniche e pantaloni lunghi o comunque abiti di colore chiaro per poter trovare le zecche qualora ci fossero.
Ci sono poi spray che uccidono le zecche e repellenti per rimuoverle. È bene che chi lavora a contatto con gli animali indossi sempre protezioni adeguate. Infine qualora si avesse la sfortuna di contrarla esiste un trattamento, il farmaco antivirale ribarivina. Stando all’Oms non c’è un vaccino sicuro per l’uomo.