La televisione trash ci ha aiutato a non nascondere le nostre passioni, ma a deriderle o giudicarle negativamente.
È successo moltissime volte, a tutti o quasi, di ritrovarsi in una situazione, in cui ammettere le proprie passioni risultava difficile e imbarazzante. Esperti di cinema che affermano di provare piacere nel guardare serie come Grey’s Anatomy o film come Twilight, vengono additati e non considerati capaci nel loro lavoro. Ci si aspetta sempre che la persona che si ha davanti sia più interessante, ovvero, che conosca o guardi prodotti di nicchia, sconosciuti alla massa.
Quante volte ci siamo vergognati di ammettere di ascoltare cantanti come Tiziano Ferro, Cesare Cremonini o Taylor Swift? Magari siamo appassionati di generi rock, punk e metal, dunque, non potremmo mai confessare un determinato interesse. Queste nostre passioni nascoste e recondite sono risapute solo tra noi e noi, nessun altro deve venirne a conoscenza. Ma come mai?
Passioni nascoste: l’imbarazzo nell’ammettere che qualcosa ci piaccia
Ciò che la critica considera TV spazzatura o “lowbrow”, ovvero prodotti comprensibili a tutti, senza bisogno di ragionamenti particolari o grande attenzione, all’apparenza, non piace a nessuno. Anzi, nessuno ammette di guardarlo. La paura del giudizio altrui, di essere considerati stupidi e superficiali, è ciò che ci blocca dall’aprirci completamente al nostro interlocutore. Questo fenomeno ha un nome ed è guilty pleasure: il piacere colpevole.
Come mai la definizione guilty pleasure? Perché quando guardiamo quella serie TV, quel film, leggiamo quel libro o ascoltiamo quel cantante, ci sentiamo in colpa perché ci piace, perché lo facciamo. Ci vergogniamo del nostro gusto. Nel 2000, con l’uscita del Grande Fratello, considerato uno dei reality show più spazzatura di sempre, quasi tutte le persone dicevano di non guardarlo, eppure, è stato uno dei programmi più visti in televisione.
Tuttavia attualmente la situazione è cambiata, anche se non di troppo. Con l’arrivo di Pier Silvio Berlusconi, si vuole eliminare tutto il trash dai canali Mediaset e ripulire per bene la televisione. Eppure, ultimamente, questo sta aiutando le persone a liberare la propria anima, ammettendo di guardare determinati programmi, che prima sbirciavano di nascosto.
Ora, possono urlarlo al mondo, anche sui social. Ma, c’è sempre un ma. Adesso, sì, possiamo ammettere di non perderci nemmeno una puntata di Temptation Island o del Grande Fratello, tuttavia dobbiamo giustificare questa scelta, dunque seguiamo questi programmi perché ci fanno ridere, oppure perché li critichiamo.
Sui social si è iniziato a fare reel, post o storie, deridendo i personaggi di queste trasmissioni, giudicando il loro modo di vestire, di truccarsi, di parlare e addirittura di muoversi. Perciò, grazie alla nuova moda della televisione trash da giudicare, possiamo dire di aver visto quel prodotto e di riderne, nonostante ci faccia sia divertire che piangere dalla commozione, provando davvero piacere nel guardarlo.