Allarme scarico del lavandino, ciò che sta uscendo fuori può essere mortale: come difendersi subito

Hai mai controllato cosa esce dal tuo lavandino? Quello che viene fuori potrebbe essere mortale, scopri come difenderti. 

Tenere casa in ordine significa anche fare delle revisioni periodiche delle tubature, degli scarichi, e di quei cunicoli dove nessuno va mai a controllare, dove si annidano però germi, batteri e anche elementi molto pericolosi. Per controllare gli scarichi di lavandini, wc, docce e quant’altro, è bene fare riferimento a un esperto, un idraulico, che possa consigliarci o mettersi lui all’opera per aiutarci nella pulizia dei condotti. Ti conviene farlo perché non sai davvero cosa si annida in queste tubature.

come pulire le tubature
Attento a cosa potresti trovare nelle tubature, è pericoloso – Lafuriaumana.it

Come suddetto, gli scarichi dei lavandini e degli impianti idraulici sono generalmente dei luoghi non troppo piacevoli in cui mettere le mani. Dentro si possono trovare colonie di batteri e microbi, per non parlare dei funghi, che possono essere molto pericolosi. In linea di massima l’ambiente che riguarda il lavello non è mai una zona molto gradevole. Spugne sporche, tubi, accessori da cucina, sono tutti habitat perfetti per questi germi. Ma come possiamo difenderci? Occhio perché bisogna stare molto attenti.

Allarme microbi: ecco cosa puoi trovare nel lavello, non te lo saresti mai aspettato

In un nuovo studio condotto dall’Università di Reading e del Centro Britannico per l’ecologia e l’idrologia, è emerso che in profondità di questo oscuro ecosistema si possono trovare più di 250 comunità fungine. Il che significa che all’interno dei nostri lavandini potrebbe nascondersi un altro mondo fatto di microbi e batteri pericolosi. Soon Gweon, che coordina la ricerca, ha raccolto dei campioni dagli scarichi dei lavandini in 20 edifici del campus universitario stesso. I risultati erano incredibili.

cosa si nasconde nel lavello
Ecco quello che si nasconde nel tuo lavello – Lafuriaumana.it
I ricercatori hanno usato dei tamponi sterili per raccogliere i campioni da scarichi e sifoni, registrando i dettagli sulle caratteristiche di ciascun lavandino. Nel DNA dei campioni è stata utilizzata l’elaborazione bioinformatica per identificare i microbi residenti nei lavandini. I risultati hanno portato alla luce delle vere e proprie giungle di muffa e di diversità fungina, come delle piccolissime foreste. 

Può sembrare scontato che dei luoghi poco asciutti  favoriscano la vita dei microbi, ma la semplice presenza di funghi non è la principale conseguenza. I canali ospitavano circa 375 famiglie di funghi, tutte diverse tra loro. Molte di queste però dimostravano profili tassonomici piuttosto simili.

La cosa spiacevole è che tutti questi lavandini vengono utilizzati per la pulizia delle mani. Inoltre la maggior parte dei partecipanti alla ricerca – che fa uso di tali strutture – appartiene alla popolazione universitaria, e dunque tutti potrebbero essere esposti ai microbi quando utilizzano i lavandini.

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