Gli esperti si esprimono finalmente su un dibattito da sempre molto acceso e antico: dare o non dare la camomilla ai neonati? Scopriamolo.
Si tratta di una questione da sempre molto dibattuta soprattutto tra le mamme e le nonne: ma qual è la risposta? Arriviamo al dunque e soprattutto cerchiamo di dare una risposta definitiva ed esaustiva a questa domanda.
Cerchiamo, in poche parole, di capire se è possibile somministrare la camomilla ai bambini piccoli o per meglio dire ai neonati. Si tratta, infatti, di una questione da sempre molto discussa e soprattutto capace di creare fazioni molto accese e spesso inconciliabili.
Qual è dunque la verità? Per scoprirlo, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi. Meglio affidarci alle parole di alcuni esperti che possano aiutarci in quello che è il difficile percorso di crescita dei nostri figli.
Neonati, possono o no bere la camomilla?
La risposta, in questo caso, è negativa: secondo il parere degli esperti, infatti, è senza dubbio e innegabilmente sconsigliato somministrare della camomilla ai più piccoli. A fornire questa risposta, nello specifico, è l’Organizzazione Mondiale della Sanità: questa, infatti, si è raccomandata di non somministrare mai questa bevanda o questo infuso ai propri bambini prima dei sei mesi di vita. Ovvero nel periodo in cui non dovrebbero ingerire liquidi al di fuori del latte materno o di quello in formula.
Basti pensare, infatti, che in questo specifico momento della loro vita e della loro cresciuta, i bambini non hanno neanche la necessità di bere acqua aggiuntiva a quella che è possibile trovare all’interno del latte materno. Che, ci teniamo a ricordarlo, ha al suo interno tutti i nutrienti necessari per la loro crescita e sostentamento. Proprio per questo motivo, in realtà la camomilla non potrebbe apparire altro che controproducente per il nostro bambino. Ma nello specifico quali potrebbero essere i rischi?
Ebbene, se decidiamo di somministrare della camomilla al nostro bambino per ottenere un piccolo aiuto nel momento della messa a dormire, il risultato potrebbe essere quello di fargli ottenere prematuramente una sensazione di sazietà. Così facendo, si innescherà un vero e proprio rifiuto del latte materno e il nostro bambino non riuscirà in questo modo ad alimentarsi nel modo corretto, andando incontro al rischio di un calo del paso ma anche di un rallentamento della crescita. Piuttosto, bisogna quanto meno aspettare il primo anno di vita per essere sicuri.