Piangere per gli uomini è spesso oggetto di discredito sociale. Ma chi piange di più tra uomini e donne? Ecco il dato biologico sorprendente
Siamo nel 2023, anzi, ormai quasi nel 2024 e bisognerebbe ormai uscire dallo stantio e retrogrado cliché secondo cui gli uomini non debbano piangere o che piangere, comunque, sia visto come un segno di debolezza. Peraltro, se pensiamo a chi piange di più tra uomini e donne, non pensiate che la risposta sia così ovvia, prevedibile e scontata…
Siamo cresciuti con il mito dell’uomo “che non deve chiedere mai”. Non solo, dell’uomo che non deve piangere. Da sempre, infatti, la vulgata culturale ci dice che gli uomini debbano ostentare sicurezza e forza e che, invece, piangere sia un segnale di debolezza, di sensibilità emotiva che il “maschio” non può e non deve permettersi.
Ma esistono tanti tipi di lacrime. Le lacrime di rabbia, le lacrime di dolore, le lacrime di gioia, le lacrime di commozione e di nostalgia. La scienza ci dice da tempo che piangere sia un atto liberatorio che, se fatto con i tempi e i modi giusti, ha un effetto benefico su noi stessi. Eppure, questo non sembra essere “consentito” agli uomini. Ma cosa c’è di vero in tutto ciò?
Chi piange di più tra uomini e donne?
L’Università di Pittsburgh è riuscita a quantificare che gli uomini piangono in media cinque volte di meno rispetto alle donne. Come detto, molto è dovuto al contesto sociale, che indica le lacrime maschili come poco virili, come segnali di debolezza e fragilità. Molto, dunque, è frutto del contesto culturale e sociale, se si pensa che gli eroi di un tempo, quelli tramandati dai poemi, non avevano problemi a piangere, mostrando la propria nobiltà d’animo, anche dopo qualche impresa incredibile.
E una delle frasi più note, spesso ripetute anche in maniera ironica, del nostro dire comune è “anche i ricchi piangono”. Ebbene, noi potremmo mutuarla in “anche i ricchi piangono”, di più. Già perché le ricerche più recenti mostrano che, malgrado il grado di benessere economico, si piange molto di più nelle nazioni ricche.
Non è comunque (solo) una questione di cultura, ma anche biologica. Dal punto di vista biologico, gli scienziati ci dicono che gli uomini piangono di meno per via di una presenza maggiore dell’ormone testosterone, tipico degli individui di sesso maschile. Questo, infatti, può inibire il pianto, mentre la prolattina, presente in livelli più alti nelle donne, può al contrario facilitarlo.