Carlo Cracco, il famoso chef, ci svela qual è il migliore trucco per potere cucinare una cotoletta perfetta, prima della frittura.
Fin dalla tenera età, molti di noi hanno imparato che la cotoletta è un piatto considerato un autentico culto in molti contesti. In particolare, quando si è ancora bambini, risulta essere più appetibile rispetto ad altre carni, grazie alla sua tenerezza e al sapore delicato che riesce a soddisfare anche i palati più esigenti.
La cotoletta alla milanese rappresenta la varietà più rinomata e conosciuta della cucina italiana e, come suggerisce il suo nome, è originaria della città di Milano. In effetti, ogni piatto della cucina italiana è associato ad una specifica città, come ad esempio la pizza a Napoli, la carbonara a Roma, la fiorentina a Firenze, lo spiedo a Brescia e così via.
In effetti, si tratta di una autentica cotoletta impanata, la quale è stata sicuramente degustata in molteplici varianti durante il corso della nostra vita, in relazione alle diverse tipologie di carne che possono comporla.
Inoltre, la bellezza della cotoletta sta proprio nella sua capacità di abbinarsi in modo impeccabile a numerosi contorni. La pietanza risulta ancora più buona se accompagnata dalle patatine fritte, in linea con il tema della frittura.
Però, è altrettanto buona se servita con arrosto o patate al forno, un purè cremoso, verdure lessate o grigliate, oppure una semplice insalata verde o mista, per coloro che desiderano mantenere una dieta più leggera e limitare il consumo di alimenti fritti.
Carlo Cracco svela il segreto per ottenere una cotoletta perfetta
Il famoso chef Carlo Cracco ci viene in soccorso, essendo un uomo dal cuore d’oro, fornendoci consigli su come preparare una milanese deliziosa. In primo luogo, è importante sottolineare che la scelta della carne, con o senza osso, rimane a discrezione del cuoco. Tuttavia, è preferibile utilizzare carne di vitello.
La prima regola da seguire è di non eccedere mai nella battitura. È fondamentale che la carne mantenga la sua succosità per garantire un piatto delizioso. In seguito, si possono seguire i consigli di altri chef stellati per la panatura. È consigliabile utilizzare pane grattato di grano duro e panko e solo i tuorli delle uova.
Successivamente, un altro e ultimo passaggio di fondamentale importanza consiste nella frittura, la quale deve essere eseguita utilizzando burro chiarificato, che è meglio dell’olio di semi, ancora ampiamente diffuso e utilizzato in cucina per le fritture, al fine di garantire un’elevata qualità del prodotto finale.
Il suggerimento dello chef Cracco, pertanto, è quello di selezionare la migliore carne sin dall’inizio, evitando di optare per tagli troppo sottili, onde evitare di consumare solamente pane fritto.
