La nuova Manovra finanziaria inciderà notevolmente sull’Assegno Unico e Universale, con enormi incrementi per tutti i beneficiari.
Tutti i contributi riconosciuti dall’INPS vengono adeguati all’andamento dell’inflazione registrato dall’ISTAT e al conseguente aumento del costo della vita. Questo vale anche per l’Assegno Unico e Universale, spettante ai nuclei familiari con figli fino a 21 anni. Per tale motivo, a partire dal mese di gennaio 2024, la prestazione verrà incrementata.
Un’ottima notizia se si considera che i beneficiari versano spesso in condizioni economiche complicate. Con la prossima Legge di Bilancio, inoltre, sono attese ulteriori maggiorazioni per una platea molto più estesa di beneficiari.
Pioggia di soldi per le famiglie da gennaio: a quanto ammonterà l’Assegno Unico e Universale?
Nella NADEF, la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanze, è indicato che il tasso di inflazione si aggira attualmente al 5,9% e, per la fine dell’anno, si stima che possa arrivare a quota 6%.
Per evitare che la maggior parte dei sussidi, come l’Assegno Unico e Universale perdano potere d’acquisto, da inizio 2024 verrà applicato un incremento, sulla base del nuovo costo della vita. Durante l’anno in corso, la prestazione ha un importo pari a 189,20 euro al mese a figlio, per i nuclei familiari che possiedono un ISEE fino a 16.215 euro.
Le famiglie che, invece, hanno un ISEE superiore a 16.215 euro ma inferiore a 43.240 euro ricevono un assegno che va da 162,15 euro a 81,08 euro, mentre quelle con ISEE superiore a 43.240 euro hanno diritto ad un sussidio pari a 54,05 euro al mese.
In base all’andamento dell’inflazione, è plausibile ritenere che gli importi dell’Assegno Unico e Universale aumenteranno fino a 200 euro a figlio al mese. Allo stesso tempo, saliranno anche i limiti ISEE, con una soglia massima fissa a 17.170 euro.
Un’altra novità potrebbe riguardare le maggiorazioni dell’Assegno Unico. Le modifiche che abbiamo appena illustrato, infatti, si riferiscono agli importi base del sussidio. Dal prossimo anno, tuttavia, alcuni nuclei familiari avranno diritto ad una serie di incrementi aggiuntivi. In particolare, i beneficiari saranno i membri di famiglie numerose oppure di famiglie con entrambi i genitori lavoratori.
L’Esecutivo, inoltre, vorrebbe cambiare anche l’incremento finora corrisposto ai nuclei con almeno tre figli, pari, nel 2023, a 91,90 euro. La misura potrebbe essere riconosciuta anche alle famiglie con solo con due figli. L’adeguamento al tasso di inflazione non riguarderà soltanto le cifre base dell’Assegno Unico, ma anche la maggiorazione. Di conseguenza, quest’ultimo importo salirà da 91,90 euro a 97,32 euro.