Forse non tutti sanno che proprio in questi giorni nel nostro Paese è in corso un’esercitazione nucleare della Nato.
Le operazioni sono legate ai venti di guerra che si alzano sempre più minacciosi nel mondo? Cosa sta succedendo veramente? Ecco come stanno le cose.
Papa Francesco tempo fa parlò di una “terza guerra mondiale a pezzi”. Un’espressione indovinata per indicare tutti quei conflitti locali che altro non sono, a ben vedere, che manifestazioni della “guerra grande” che sottotraccia è in corso tra le maggiori superpotenze mondiali (Usa, Cina e Russia in testa).
Dall’Ucraina a Israele, senza dimenticare una possibile crisi a Taiwan, lo scenario geopolitico sempre più agitato ha fatto riemergere lo spettro della guerra nucleare. Un’eventualità che, inutile dirlo, ci coinvolgerebbe tutti. Anche l’Italia, in quanto Paese membro della Nato.
Perché la Nato si esercita in Italia per la guerra nucleare
Non stupisce allora che anche molto vicino a noi avvengano esercitazioni nucleari. Come quella partita lo scorso 16 ottobre col nome di “Steadfast Noon”. Si tratta di un‘esercitazione nucleare della Nato destinata a durare fino a giovedì prossimo, 26 ottobre.
Non siamo davanti, diciamolo subito, a una novità. Esercitazioni come queste si svolgono annualmente. Sono di routine e vanno avanti da oltre un decennio negli spazi occupati dall’Alleanza Atlantica. Il principale scopo è quello di verificare il livello di addestramento per i piloti nel trasporto aereo delle armi nucleari possedute dagli alleati Nato.
La loro funzione è quella di svolgere un’opera di deterrenza su scala internazionale, tuttavia senza scopi intimidatori. Come prova il fatto che nelle manovre in corso in questi giorni non sia coinvolta alcun’arma. L’Italia è uno dei 13 Paesi che prendono parte a Steadfast Noon, che vede impegnati 60 velivoli. Ogni anno l’esercitazione è ospitata da uno Stato Nato differente.
Nel 2023 è toccato a Italia e Croazia assistere ai voli di addestramento dei piloti Usa che interessano, oltre ai due Paesi ospitanti, anche parte del Mar Mediterraneo. Come detto, l’esercitazione è cominciata lo scorso 16 ottobre quando dalla base aerea di Aviano (Friuli Venezia Giulia) è decollato un F-16 Usa. In Italia le operazioni si svolgono sopra il Mar Tirreno.
I voli avverranno a fasce orarie differenti: tra le 11 e le 16 il 23 ottobre, tra le 12 e le 17 il 24 ottobre. Invece nella giornata conclusiva delle operazioni (26 ottobre) gli aerei voleranno tra le 11 e le 15. Diverse le tipologie di velivoli coinvolti. Oltre agli F-16 ci sarà spazio pure per i famosi bombardieri americani B-52 Stratofortress, ma anche per jet convenzionali e aerei di sorveglianza e rifornimento.