Il consumo del sale deve essere limitato per non avere problemi di salute. Vediamo come capire se ne stiamo assumendo in eccesso.
Il nostro corpo invia segnali precisi per farci capire che stiamo assumendo troppo sale. Scopriamo quali sono per tutelare il nostro benessere.
Il consumo eccessivo di sale ha conseguenze negative sulla salute. Può alzare la pressione arteriosa e aumentare il rischio di insorgenza di patologie cardio-cerebrovascolari legate all’ipertensione arteriosa come l’ictus e l’infarto. In più, troppo sale sembrerebbe causare altre malattie cronico-degenerative come tumori dell’apparato digerente, osteoporosi e malattie renali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di consumare meno di 5 grammi di sale al giorno (un cucchiaino da tè). Grande attenzione deve essere rivolta all’alimentazione dato che la maggior parte degi cibi presenti sul mercato contiene sodio. Poi c’è il sale che aggiungiamo nell’acqua della pasta, nell’insalata e per condire i piatti che reputiamo insipidi. Insomma, tutti noi dovremmo limitarne il consumo prima che sia troppo tardi. Ma come capire se si tra assumendo sale in quantità eccessive?
Il segnale che indica un consumo eccessivo di sale
C’è un piccolo segnale che dobbiamo conoscere per ipotizzare un consumo eccessivo di sale. Parliamo di un campanello d’allarme che suona debolmente ma che se riconosciuto può salvare la vita. Per notarlo dobbiamo guardare attentamente le mani, o meglio le dita. Il sale, infatti, porta il corpo a trattenere l’acqua provocando gonfiore specialmente a queste ultime. La risposta non si nota immediatamente dopo mangiato.
Occorre osservare l’evoluzione nelle 24 ore successive al consumo di alimenti salati. Se le dita sembrano gonfie potrebbe esserci una relazione da approfondire. Il gonfiore può colpire anche le caviglie o i piedi indipendentemente dal fatto che si stia per tante ore seduti o alzati. E anche il viso si può gonfiare così come l’addome.
Se si ha il dubbio di assumere troppo sodio, meglio controllare la pressione arteriosa. Non bisogna sottovalutare i sintomi perché si potrebbe arrivare a compromettere i reni. L’arsura continua può essere un altro segnale. Il corpo assorbe acqua dalle cellule e si disidrata facendo sentire molta sete. L’eccesso di sale, poi, può portare insonnia e debolezza con frequenti risvegli notturni e stanchezza al mattino.
Il sale nel sangue, se presente in eccesso, infatti, provoca una sensazione generale di debolezza. Si potrebbero, inoltre, avvertire nausea, reflusso gastrico, crampi addominali e diarrea. Leggete, dunque, le etichette dei prodotti che acquistate per tenere sotto controllo la quantità di sale assunta ogni giorno.