E se il Metaverso ci portasse a parlare con i morti? La nuova idea del fondatore delle più famose piattaforme social al mondo.
Se c’è una cosa che ci addolora di più nel corso della vita è quella di perdere le persone a noi care, soprattutto perché consci che non le rivedremo mai più. È di certo un dolore che non si può spiegare, e con cui prima o poi ogni essere umano si confronta. Chiaramente, ognuno gestisce a suo modo queste cicatrici.
Uno dei desideri dell’essere umano è sempre stato quello di scoprire cosa accade dopo il trapasso, in che dimensione si finisca e finiscano le persone che abbiamo tanto amato sulla Terra, ma a questo, ahimé, non c’è ancora risposta.
La tecnologia da anni cerca di perfezionarsi sempre più sfidando i limiti della natura umana, e in una recente intervista, Mark Zuckerberg, ha fatto sapere che potrebbe esserci un modo per riportare in vita i defunti…con il Metaverso.
Metaverso per parlare con i defunti: l’idea rivoluzionaria di Zuckerberg
Il fondatore di Meta non ha infatti escluso che in futuro si potrebbe creare una versione virtuale di un defunto, con cui sarebbe possibile conversare sempre virtualmente, nel Metaverso. Tutto è partito da una domanda del conduttore di un podcast, che ha chiesto a Zuckerberg: «Mi piacerebbe parlare con persone care che non sono più qui. Quindi, se guardi al futuro, è qualcosa a cui pensi?».
A tale quesito, il fondatore di Meta ha replicato che anche se si tratta di un’idea di una certa complessità, si potrebbe creare una versione virtuale di un defunto sfruttando VR e intelligenza artificiale.
Tuttavia, questa è un’idea che, come ha riconosciuto lo stesso Zuckerberg, potrebbe rivelarsi malsana. La mente dietro alla creazione di Facebook ha spiegato che per capire se una cosa del genere possa avere futuro, andrebbe valutata per bene studiandola in modo appropriato.
Intanto, Meta si sta concentrando sul Metaverso e le spese sono davvero molte. L’idea è di costruire il “futuro della connessione umana”, un mondo virtuale in cui le persone potrebbero avere a che fare con ologrammi dei loro amici o colleghi, con robot AI messi a punto come assistenti.
Fisico e digitale, dunque, si andrebbero a fondere nel Metaverso, per l’appunto. A quanto pare, però, come spiegano anche gli osservatori, la costruzione di tale mondo virtuale è piuttosto lenta, con un grosso esborso di denaro per l’azienda. Vedremo come si evolveranno le cose.