Un aumento della natalità, in Italia, è necessario. Tuttavia le famiglie hanno bisogno di aiuti tangibili per fare figli. Il Governo ha in progetto una serie di misure di sostegno.
Bonus e incentivi per permettere alle coppie di fare figli e aumentare i nuovi nati in Italia: l’obiettivo del Governo è uscire dall’inverno demografico.
L’Italia sta attraversando un inverno demografico. Nel 2022 si è registrato un nuovo record negativo delle nascite nella penisola. Meno un terzo di bambini rispetto al 2008 e -2% rispetto al 2021. Le conseguenze di questa dinamica potrebbero mettere in crisi la nostra nazione.
La popolazione invecchierà progressivamente, non ci sarà un ricambio generazionale con nuove forze e il sistema sociale, sanitario e previdenziale diventeranno insostenibili. Saranno le persone economicamente più fragili a pagare maggiormente le conseguenze. C’è bisogno di un intervento urgente che permetta un’inversione di tendenza.
Se il problema sono le risorse economiche, è fondamentale che le famiglie vengano aiutate a mantenere i figli. Tra mutui alle stelle e aumento del costo della vita, però, come può una coppia che fatica ad arrivare a fine mese in due (o al massimo con un figlio) pensare di mettere al mondo un altro bambino? Sono soprattutto le donne a non essere sostenute. Il secondo stipendio è necessario ma non ci sono aiuti veri per le mamme lavoratrici.
Come il Governo sosterrà la natalità: asili gratis e incentivi per le donne
Nella Legge di Bilancio 2024 verranno inserite diverse misure in favore della natalità e agevolazioni soprattutto per le mamme lavoratrici. Un primo intervento dovrebbe essere quello degli asili nido gratuiti grazie ad un Fondo di 150 milioni di euro in più. Il Bonus spetterà a partire dal secondo figlio.
Si prevede anche uno sgravio contributivo dedicato alle donne che lavorano con minimo due figli. Nello specifico l’idea è di:
- Azzerare i contributi previdenziali per chi ha due figli fino al compimento dei dieci anni del secondo figlio;
- Azzerare i contributi previdenziali per chi ha tre o più figli fino al compimento dei 18 anni del terzo figlio.
L’obiettivo è riconoscere alle donne con figli un aiuto in più per il contributo che hanno dato alla società. Un altro intervento riguarda l’esonero contributivo per le assunzioni di mamme con figli. Lo sgravio speciale del 130% si rivolge alle aziende che assumono a tempo indeterminato le donne con figli oppure altre categorie come i giovani, i disabili o i percettori di sussidi economici.
Si prevede anche un mese di congedo facoltativo in più per le mamme indennizzato al 60% entro il sesto anno di vita del bambino e una conferma dei fringe benefit esentasse per i dipendenti con figli a carico con tetto massimo fissato a 2 mila euro nel 2024.