Come ridurre l’importo dell’Isee e rientrare in un maggior numero di agevolazioni? Ecco la novità che potrebbe cambiare tutto.
Il testo è ancora una bozza ma, a meno di stravolgimenti dell’ultimo momento, la novità per ridurre il valore dell’Isee potrebbe diventare presto realtà. Dall’indicatore della situazione economica equivalente, del resto, dipende la possibilità o meno, per i nuclei familiari, di rientrare nei requisiti necessari per poter accedere ad una molteplicità di agevolazioni.
E poter beneficiare di un Isee più basso senza che questo sia legato ad un calo degli introiti potrebbe rivelarsi davvero molto utile in tal senso. La novità è stata inserita dal Governo nell’articolo 39 del disegno di legge di bilancio che il Consiglio dei ministri ha approvato in data 16 ottobre.
Come ridurre il valore dell’Isee, il nuovo ‘metodo’ legato ad un progetto del Governo
L’idea dell’esecutivo ha una duplice finalità. La prima è incentivare i risparmiatori ad acquistare titoli di Stato. Ma come può un investimento far ridurre il valore dell’Isee? Molto semplice, non andando a conteggiare nel calcolo gli importi spesi per comprare Btp. Così il Governo Meloni punta, facendo entrare nel pacchetto famiglia questo benefit, ad invogliare gli italiani ad acquistarli in maniera tale da sostenere il debito pubblico e gli investimenti in deficit.
Come riportato testualmente, infatti, potrebbe essere prevista “l’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’Isee”. Quello che resta da capire è come, nei fatti, questa idea verrà concretizzata. Ovvero se, ad esempio, saranno previsti limiti in merito alle cifre investite, soglie le cui somme al di sotto delle quali non concorreranno alla determinazione del valore dell’Isee.
Andrà anche determinata una specifica platea di beneficiari. Pertanto non è da escludere che in tal senso il Governo possa operare eventuali ‘micro-modifiche’ o limature. Anche perché gli ultimi titoli emessi, ovvero i Btp Valore, hanno fatto registrare importanti risultati di acquisto. Hanno infatti raccolto in pochi giorni 17miliardi di euro con contratti mediamente pari a 27mila euro.
Pochi mesi prima, l’emissione inaugurale di questa famiglia di Btp fece segnare un record storico con ordini per 18,2 miliardi. Il progetto dell’esecutivo, in tale contesto, è quello di aumentare la quota del debito al riparo in mano ai risparmiatori guardando nel contempo al cambio di strategia della Banca Centrale Europea. Nonché a quelle che saranno le conseguenze legate alle emissioni dei titoli di Stato.
Stando alle cifre diffuse dall’Ufficio parlamentare di bilancio in audizione, nella prima metà di ottobre, in merito alla nota di aggiornamento del Def, per quanto riguarda il 2024 le emissioni lorde potrebbero toccare i 480 miliardi. Si tratta di una cifra più alta, rispetto al 2023, di ben 43 miliardi.