Ogni anno la stessa storia: il ritorno all’ora solare fa discutere e dibattere, oltre a causare non pochi problemi al fisico, in particolare alla sfera del sonno.
Anche se si parla tanto di lasciare l’ora legale in vigore per tutto l’anno, il ritorno all’ora solare nell’ultima domenica di ottobre arriva ineluttabile ogni anno, e come sempre crea problemi sia a livello di opinione pubblica sia a livello fisico. Non è semplice infatti, nonostante all’apparenza si parli di “dormire un’ora in più“, riportare il fisico a un ritmo differente da quello vissuto negli ultimi sei mesi.
Il ritorno all’ora solare causa innanzitutto criticità alla sfera del sonno: si pensa infatti, erroneamente, che il variare dell’ora renda necessario chissà quale aggiustamento alle lancette dell’orologio e il cambio di alcune abitudini, che in realtà portano a un peggioramento del processo di adattamento del fisico al cambio di stagione e dell’ora.
Il primissimo consiglio che solitamente si dà nel momento in cui ci si deve adattare al ritorno all’ora solare, che di fatto sancisce il vero passaggio dall’estate all’autunno, è di mantenere intatte le abitudini adottate fino a quel momento. Soprattutto relative alla sfera del sonno. Niente cellulari, tablet e televisione in camera da letto, per cominciare. L’illusione di avere un’ora in più da dormire può portare a perdere in realtà ancora più ore di sonno, mentre andare a coricarsi con un buon libro è sicuramente più salutare.
Sole, buona alimentazione e sane abitudini per non soffrire il jet lag
Passare dall’ora legale a quella solare è di fatto come soffrire di jet lag dopo un viaggio. E per riprendersi al meglio da questo tipo di disturbo è bene adottare delle sane abitudini. Questo tipo di criticità può portare anche ad avere problemi di umore, depressione, disagi alimentari e comportamentali.
Uno dei consigli per riprendersi al più presto e al meglio dal cambio dell’ora è di fare molte passeggiate al sole. Con l’accorciarsi delle giornate, l’aumento delle ore di buio non può che far peggiorare l’umore, e quindi concedersi qualche camminata al sole durante la pausa pranzo dal lavoro o andare a fare una gita fuori porta nel weekend non farà che migliorare l’umore. Il sole infatti favorisce la produzione del cosiddetto “ormone della felicità“, ossia la serotonina, che serve ad affrontare le lunghe ore di buio delle giornate invernali.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella ripresa dal jet lag dell’ora solare. No a troppi caffè, che invece di far passare il sonno non fanno che eccitare il fisico lasciandolo però senza forze dopo un iniziale momento di apparente picco. Anche il cibo deve essere leggero e poco speziato, per non appesantire il fegato e il corpo in generale.