Il galateo dei fiori ha delle regole anche sul rendere omaggio ai defunti. Scopri quali puoi portare al cimitero e quali dovresti evitare.
Visitare i propri cari al cimitero è una tradizione della festa di Ognissanti, ma c’è chi si reca periodicamente a sostituire i fiori secchi con un mazzo fresco. Ognuno ha le proprie preferenze o sceglie la pianta a cui il defunto era più affezionato, tuttavia esiste un preciso galateo che riguarda gli omaggi floreali per chi non c’è più. Alcuni fiori hanno un significato adatto, altri sono sconvenienti.
Tra le piante che si ritengono più adatte ci sono quelle che riescono a resistere più a lungo, senza appassire subito. Il fiore che la tradizione associa al lutto è il crisantemo, quello più usato almeno nella ricorrenza della Festa dei Morti. Fiorisce infatti in autunno verso la fine di ottobre, proprio mentre si avvicina la data in questione.
Chi invece vuole portare un omaggio ai propri cari ma sa che non potrà recarsi spesso a cambiare i fiori può portare al cimitero una pianta grassa. Ad esempio molto scenografico è il Sempervivum Tectorum, che si trova bene negli ambienti esterni e ha le foglie che si dispongono a corona. Si può optare altrimenti per l’Echeveria, senza spine e che resiste bene anche a temperature basse.
I fiori più belli che si portano al cimitero
Non è raro vedere sui loculi dei mazzi di rose di vari colori o delle piante intere per le tombe più grandi. Infatti se è vero che il fiore reciso sia delicato e vada cambiato spesso, la pianta non ha bisogno di troppe attenzioni a parte una lieve potatura. L’ideale sono le rose bianche, simbolo di purezza, di nuovo inizio e che per la religione cristiana rappresentano l’accesso al Paradiso.
Un altro fiore molto bello che si usa per rendere omaggio è il ciclamino in vaso, bianco o rosso. Per proteggerlo dal freddo conviene mettere il vasetto in un contenitore di terracotta più grande riempiendo il vuoto con argilla espansa che fa da isolante in inverno.
Anche questa pianta infatti non richiede particolari cure e si trova da qualsiasi fioraio. Infine verso le feste di Natale è tradizione portare al cimitero una pianta di elleboro, che molti conoscono come “rosa di Natale”. Il significato che porta con sé è quello della liberazione dal dolore della perdita.