Sono 10 le piante più velenose del mondo e le troviamo spesso nei giardini e parchi

Noemi Aloisi

Piante velenose diffuse in Italia, fai attenzione potresti non riconoscerle. Ecco quali sono quelle che si possono trovare più facilmente.

Le piante sono molto belle da vedere, danno colore con i loro fiori e ci trasmettono anche molta allegria. Si può creare un vero e proprio legame con le piante, e possiamo affezionarci a loro, man mano che ce ne prendiamo cura. Esistono piante che ad esempio ci vengono regalate e che hanno un valore simbolico, alle quali siamo più affezionati.

attenzione a queste piante sono pericolose
Piante pericolose: ecco quali sono – Lafuriaumana.it

Ci sono moltissime tipologie di piante, da quelle floreali a quelle aromatiche, alle piante grasse. Ognuna di loro ha le proprie peculiarità ed esigenze. Sappiamo tutti, inoltre, che tra le piante esistono anche gli esemplari carnivori e velenosi. Se le piante carnivore, sono poco diffuse quantomeno in Italia, quelle velenose invece si possono trovare con molta facilità. Vediamo quali sono.

Piante velenose, fai attenzione a riconoscerle

È importante saper riconoscere le piante velenose, alcune potrebbero essere addirittura fatali, dunque è bene saperle identificare, anche i fiori che cogliamo: potrebbero avere al loro interno del veleno. È quindi sconsigliato raccogliere piante e fiori che non conosciamo.

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Le piante a cui fare attenzione – Lafuriaumana.it

L’oleandro è molto diffuso in Italia ed è considerata una delle piante più velenose del mondo, i suoi fiori sono bellissimi ed esistono di vari colori. La pianta per l’uomo è tossica. Lo sono sia le foglie, che i fiori, entrambi contengono sostanze velenose. Chiaramente la pianta è nociva anche per gli animali. L’ingestione potrebbe infatti creare disturbi al sistema nervoso, Tachicardia, vomito e se è assunta in maniera massiccia può essere letale.

La belladonna è un’erba che cresce spontaneamente nelle zone montane. Solitamente è presente nei boschi di faggi, e chi non è esperto, potrebbe scambiare le sue bacche per mirtilli. Questo è un grave errore, infatti sono sufficienti tre o quattro bacche per essere avvelenati. Questa pianta altera il controllo psicomotorio, provoca secchezza alla bocca, allucinazioni, sudorazione ed ipertermia, aumento della temperatura corporea, tachicardia, insufficienza polmonare, stati di incoscienza che possono condurre anche alla morte.

Il tasso è un’altra pianta velenosa, infatti le foglie ed i semi di color rosso contengono un’elevata sostanza tossica. La ginestra è a sua volta una pianta molto diffusa, contiene un alcaloide che talvolta può essere utilizzato per degli infusi, infatti ha un effetto diuretico e purgativo. Tuttavia in dosi elevate potrebbe creare paranoia, convulsioni e stato comatoso.

La menta romana è un erbacea aromatica, il pericolo è anche da contatto, se la tocchiamo infatti ci può creare forti irritazioni, se ingerita potrebbe causare danni epatici e neurologici fatali. Tra le altre piante a cui fare attenzione, ricordiamo il mughetto, lo stramonio, la cicuta maggiore e la panacea di mantegazza.

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