Da conoscere la spiegazione degli incubi ricorrenti: li facciamo quasi tutti, ma in pochi sanno il significato. Tutte le informazioni utili e le curiosità.
Tutti noi abbiamo fatto e facciamo dei brutti sogni, da bambini e da adulti. Spesso capita anche di fare degli incubi ricorrenti. Per alcune persone può essere un vero tormento e andare a dormire la sera può essere fonte di ansia. Si ha paura si addormentarsi per timore che tornino gli incubi, soprattutto alcuni che sono più spaventosi di altri.
Avere degli incubi ricorrenti non deve spaventare, è una condizione del tutto normale, specialmente nei periodi di grandi cambiamenti nella vita, in momenti di stress o quando si è in ansia per qualcosa o qualcuno. Pensiamo a un trasferimento di casa o di città, a un esame importante, a un problema di salute a una grossa responsabilità che abbiamo di fronte.
Gli incubi ci aiutano ad elaborare preoccupazioni e stati di ansia. Svolgono anche una funzione di disintossicazione del cervello dai brutti pensieri. Il disagio e la paura provati durante il sonno e poi anche al risveglio, tuttavia, possono essere un problema. Specialmente negli incubi di manifestano a seguito di un evento traumatico, come un incidente o un’aggressione subita. Dunque, analizzare gli incubi ricorrenti e cercare di scoprirne le origini e il significato diventa importante per saperli gestire e rielaborare. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Gli incubi di adulti e bambini sono diversi. Nei bambini i brutti sogni possono avere origine in qualcosa che hanno visto, fatto o sperimentato durante il giorno e che li ha spaventati o comunque colpiti. Gli incubi sono causati anche dai cambiamenti rapidi della crescita. Alle volte, invece, possono manifestarsi quelli che sono chiamati terrori notturni che si manifestano con risvegli improvvisi e urla di spavento. Non bisogna preoccuparsi troppo. In questi casi è sufficiente consolare il bambino spaventato che si riaddormenterà quasi subito. In generale, gli incubi, anche ricorrenti, non sono un grande problema nei bambini, poiché tendono a dimenticarli in fretta. Quando, invece, il bambino è molto spaventato, non riesce a dormire e non riposa in modo adeguato, è consigliabile portarlo da uno psicologo infantile.
Diversi sono gli incubi negli adulti che possono verificarsi nei casi che abbiamo segnalato sopra ma anche a seguito di traumi. Avremo dunque due tipi di incubi, nei primi casi si tratta di incubi ordinari, nei secondi di incubi post traumatici.
Gli incubi ordinari sono di facile gestione, rappresentano la normalità anche quando sono ricorrenti. Non bisogna temerli né evitarli, perché come abbiamo accennato ci aiutano a rielaborare il nostro vissuto e ad esorcizzare ansie e paure. Dobbiamo preoccuparci solo quando disturbano il sonno. Questi incubi possono essere interpretati. Molto utile è scrivere l’incubo al risveglio e farsi delle domande sul suo soggetto, su come ci si è sentiti durante il sogno e verificare se le stesse sensazioni sono state provate anche durante il giorno. Molto utile, poi, può essere verificare le associazioni tra quello che si è sognato durante la notte e quello che si è fatto o sperimentato durante il giorno.
Più complicati sono, invece, gli incubi post traumatici ricorrenti che richiedono l’intervento di un terapeuta per riuscire a superare l’angoscia nel sogno.
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