Come funziona il Superbollo auto, quali sono i veicoli inclusi e chi lo deve pagare? Facciamo chiarezza su questa particolare imposta.
In futuro potrebbe essere abolito, o almeno queste sembrano essere le intenzioni dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Ma al momento la tassa è ancora in vigore e dunque deve essere pagata. Si tratta del superbollo auto, un’imposta automobilistica legata al possesso di determinati veicoli rientranti in specifiche fasce di potenza che li portano ad essere considerati “di lusso”.
Ne deriva che si tratterebbe di un’imposta rivolta, mediamente, a persone di un certo ceto sociale ma questo non esclude chi, ad esempio, ha ereditato auto di lusso da un parente venuto a mancare o da chi ha acquistato questi veicoli di seconda o terza mano ad un prezzo più calmierato.
Superbollo auto, a chi è rivolta questa tassa e a quanto ammonta
Le auto incluse nel Superbollo sono quelle superiori a 185 KW di potenza e la tassa è rivolta sia ai proprietari che agli utilizzatori, come ad esempio coloro che prendono tali veicoli con noleggio a lungo termine o in leasing. Nei prossimi mesi o anni, anche se al momento non vi sono date certe, la misura potrebbe essere eliminata nell’ambito della semplificazione del sistema fiscale che potrebbe portare alla cancellazione di una serie di micro imposte.
Ad oggi bisognerà, come previsto dalla legge in vigore, rispettare specifiche scadenze per il versamento dell’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche. Vale a dire che l’imposta va a sommarsi al pagamento base previsto per tutti per il bollo ordinario. Ad esso andrà aggiunto un ulteriore importo di denaro – come definito nell’articolo 23, comma 21, del decreto-legge 6 luglio 2011 n° 98 – le cui disposizioni sono state poi modificate sulla base dell’articolo 16, comma 1, del decreto legge n. 201/2011.
Entrando nel merito la maggiorazione è, nel caso di ogni chilowatt di potenza superiore ai 225 kw per il 2011, pari a 10 euro. Mentre per ogni chilowatt di potenza superiore ai 185 kw a partire dal 2012 ammonta a 20 euro. Con una riduzione progressiva della maggiorazione sulla base dell’età del mezzo (al 60, al 30 e al 15% dopo 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione).
Come dicevamo in precedenza, anche chi risulta essere utilizzatore o usufruttuario nonché gli acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo al PRA sono compresi nel pagamento del Superbollo. Questo si effettua usando il modello F24 elementi identificativi con i codici tributo “3364 Addizionale erariale alla tassa automobilistica; 3365 Addizionale erariale alla tassa automobilistica – Sanzione; 3366 Addizionale erariale alla tassa automobilistica – Interessi”. La scadenza è la medesima di quella prevista per il pagamento del bollo.