Si tratta del contributo affitti per una specifica tipologia di morosità, la cosiddetta “incolpevole”. Ecco chi lo può richiedere e come ottenerlo.
Il Bonus, o contributo, prevede un sostegno economico fino ad un totale massimo di 12.000 euro. È attivo da diversi anni ed è dedicato ad inquilini affittuari residenti in Comuni ad alta concentrazione abitativa che si ritrovino temporaneamente e loro malgrado in condizioni di precarietà economica.
Inoltre, proprio a causa di tali condizioni, sono stati sottoposti ad una procedura di sfratto non dipendente dalla loro volontà. Cosa fare dunque quando ciò accade e a chi rivolgersi per avanzare la domanda di ottenimento del Bonus? Ebbene, non si tratta di un bando nazionale, bensì di una procedura il cui espletamento è a carico del Comune di residenza.
Dunque i cittadini che intendano avanzare domanda possono recarsi al proprio Comune che accerterà il reddito Isee, la sussistenza dell’effettiva condizione di precarietà economica e l’avanzamento dello sfratto dall’immobile affittato. Dopo di che, in caso di accettazione, in base alle risorse disponibili il Comune potrà procedere con l’erogazione del beneficio. Ma entriamo ancora più nel dettaglio per capire quali casi di specie possono effettivamente beneficiarne e quali no.
È la legge a definire la condizione di morosità incolpevole: consiste nella situazione improvvisa di forte perdita, totale o parziale, di capacità reddituale di un nucleo famigliare. Ecco dunque l’obiettivo del beneficio: sostenere la famiglia ritrovatasi in difficoltà in modo da contribuire alla riconquista della condizione di stabilità nelle modalità più dignitose e nelle tempistiche più brevi possibili.
Tra i casi che conducono alla morosità incolpevole rientrano anche la perdita del lavoro per licenziamento; la cassa integrazione; la malattia grave, l’infortunio oppure il decesso di un componente del nucleo che contribuiva alla rendita famigliare totale; il mancato rinnovo per lavoratori con contratti atipici o a tempo indeterminato; infine, la cessazione improvvisa e dovuta a causa di forza maggiore di attività imprenditoriali.
I cittadini che possono ottenere il contributo devono dimostrare al Comune di residenza di essere in possesso di un Isee non superiore a 26.000 euro annui, della titolarità a loro carico di un contratto di locazione regolarmente registrato e di aver ricevuto l’atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione. Per maggiori informazioni, è consigliabile rivolgersi al proprio Comune di residenza.
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