Per tutti gli italiani rimasti a secco c’è il bonus benzina per il 2023. Ammonta a 200 euro e c’è ancora tempo per ottenerlo.
Oltre ai vari trucchi per risparmiare benzina e gasolio e contenere gli spostamenti in macchina c’è un’altra risorsa per non spendere troppo in carburante. Si tratta del bonus benzina da 200 euro valido per quest’anno e fino al 12 gennaio 2024, ultima data in cui sarà possibile riceverlo. Si potrà però spendere anche in seguito in base alla data indicata sul buono che si ottiene.
A poter beneficiare di questi 200 euro di carburante sono i lavoratori dipendenti, sia di aziende private che di soggetti quali gli studi professionali o gli enti del terzo settore. Da quest’ultima categoria vengono esclusi quelli che effettuano attività commerciali mentre ne hanno diritto per esempio le associazioni di volontariato. Sta però all’ente o all’azienda capire come gestirlo.
Anche se esiste la possibilità di erogarlo a tutti i dipendenti non vige alcun obbligo e ogni realtà si gestisce da sé. Alcune aziende optano per dare il bonus benzina a una parte del personale, magari quella che compie spostamenti maggiori. Ma ci sono anche enti che scelgono di non erogare i buoni carburante, specie se i dipendenti lavorano prevalentemente da remoto.
Dai beneficiari rimangono esclusi purtroppo sia i lavoratori autonomi sia quelli che operano in regime occasionale o come collaboratori. Per i dipendenti non c’è alcuna domanda da compilare online visto che è l’azienda a richiederlo. Il lavoratore ha però il diritto di domandare se la sua erogazione sia prevista o no. Non è prevista neppure una soglia ISEE per concederlo.
Nonostante si parli di buono benzina per comodità lo si può utilizzare tranquillamente per il rifornimento di carburante diesel, GPL e metano, oltre che per la ricarica dei veicoli elettrici. I 200 euro del buono inoltre sono esenti da tassazione e non concorrono alla formazione del reddito. In caso si percepisca anche il bonus bollette non c’è comunque problema in quanto le misure sono cumulabili.
Il buono può essere erogato sia come ticket cartaceo che elettronico ed è lo Stato stesso a rimborsarlo alle aziende. Si usa in modo molto semplice presentandolo al distributore quando si va a fare rifornimento e scalandolo dal pagamento. Vale fino all’esaurimento della somma complessiva, pagando eventualmente la somma che avanza.
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