Bonus caldaia: dal 50% al 90% per aiutare al massimo le famiglie e far diminuire la bolletta

Stefania Guerra

Le famiglie che hanno ancora il riscaldamento a gas stanno soffrendo l’aumento indiscriminato dei prezzi, ma col bonus caldaia c’è una speranza.

Il Governo sta tentando di riparare i cittadini dalle conseguenze del rialzo dei prezzi dell’energia, nonostante siano state proprio alcune azioni politiche a innescare la crisi energetica.

come funziona il bonus caldaia
Il bonus caldaia può aiutare le famiglie a risparmiare – Lafuriaumana.it

Chi ha la caldaia a gas, coi classici termosifoni, sta pagando bollette altissime, e il peggio non è ancora passato, anzi. Secondo ARERA già a novembre ci sarà un ulteriore rialzo del 12% e dalle prime stime degli esperti sappiamo che una famiglia media spenderà quasi 1500 euro per scaldarsi. Una cifra che, com’è intuibile, non è affrontabile da tutti.

Per questo motivo, oltre alle misure “emergenziali” atte a ridurre le bollette, il Governo ha messo in campo altri bonus, e alcuni di questi si possono sfruttare per risparmiare.

Cos’è il bonus caldaia, quali vantaggi offre e come richiederlo

Contrariamente a quanto si possa pensare, il bonus caldaia non è un contributo economico erogato direttamente alle famiglie; si tratta piuttosto di una serie di agevolazioni fiscali che però possono permettere di cambiare impianto e dunque risparmiare.

col bonus caldaia si risparmia aumentando l'efficienza energetica
Cambiando caldaia col bonus si risparmia e si migliora l’efficienza energetica – Lafuriaumana.it

Col bonus caldaia si possono ottenere infatti detrazioni dal 65 al 90% a seconda della soluzione che si sceglie, e soprattutto se l’immobile diventerà di almeno due classi energetiche più alte per quanto riguarda l’efficienza energetica.

Le detrazioni spettano anche sulla spesa di installazione e posa in opera e c’è un tetto massimo di 100 mila euro.  Naturalmente i lavori e gli impianti dovranno essere pagati con sistema tracciabile, ergo con bonifici o carta di credito, e non in contanti. Il bonus caldaia può essere chiesto sia da cittadini privati che da aziende, società ed enti pubblici e privati, entro 3 mesi dall’avvenuto lavoro di installazione dell’impianto.

  • La domanda va inviata all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Passando alle specifiche, il bonus è ottenibile se si sostituiscono “gli impianti di climatizzazione con apparecchi dotati di pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione”. In questo caso è possibile ottenere una detrazione fiscale dal 50 al 65%, che verrà scalata negli anni successivi dalle tasse.

Gli interessati possono anche acquistare una caldaia a condensazione e sostituire quella vecchia, e anche in questo caso si ha diritto a una detrazione. Più nello specifico:

  • del 50% se si sostituisce la caldaia con un modello in classe A o superiore;
  • de 60%: se oltre a quanto sopra vengono installati anche strumenti evoluti di termoregolazione.
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