Giovanna Mezzogiorno a cuore aperto: cosa è successo dopo la nascita dei suoi gemelli

Giovanna Mezzogiorno parla a cuore aperto di ciò che è accaduto dopo la nascita dei suoi figli: un racconto intimo e profondo. 

Nel corso della vita capita a molte persone di avere successo, tanto da riuscire a realizzare i propri sogni. Tuttavia la fama è labile e basta davvero poco per perdere tutto ciò che si è ottenuto. La discesa dall’Olimpo della realizzazione personale può capitare a chiunque, anche ad artisti di grande successo. Alcuni cantanti o attori devono fare i conti l’essere emarginati, magari per motivi banali.

Giovanna Mezzogiorno racconta di essere stata emarginata
Il racconto intimo di Giovanna Mezzogiorno (Foto Ansa) – lafuriaumana.it

Giovanna Mezzogiorno è un’attrice talentuosa, figlia d’arte, nata e cresciuta a pane e cinema. Interprete straordinaria in film di grande successo. Classe 1974, studia recitazione, si forma per un periodo a Parigi, debutta al cinema nel 1997 sotto la regia di Sergio Rubini. Da quel momento la sua carriera sarà un continuo di apparizioni cinematografiche, configurandosi come una delle personalità più famose nel panorama artistico italiano.

Numerose le candidature al David di Donatello ed ai Nastri d’Argento che l’hanno portata ad essere consacrata come migliore attrice per diversi ruoli da protagonista. Tuttavia nonostante le apparizioni sul grande schermo, nonostante il talento, e nonostante i riconoscimenti, la società non ha potuto fare a meno di giudicarla. Il mondo del cinema l’ha emarginata per un motivo banale, rinunciano ad uno dei migliori talenti italiani.

Giovanna Mezzogiorno, il racconto dell’esclusione da parte del mondo del cinema

Oggi, con due figli, una carriera d’attrice alle spalle, Giovanna Mezzogiorno appare una donna diversa, nuova e consapevole delle sue potenzialità. In occasione della Festival del Cinema di Roma ha sfilato sul red carpet per presentare il suo cortometraggio Unfitting, che tradotto significa “inadeguata”. Per anni ed anni, infatti, si è sentita in tal modo, o meglio è così che l’hanno fatta sentire tanti colleghi e registi, solo per via dei suoi chili in più.

Giovanna Mezzogiorno, cosa le è successo dopo la nascita dei suoi figli
Dopo la nascita dei suoi figli, l’attrice si è ritrovata esclusa dal mondo dello spettacolo (Foto Ansa) – lafuriaumana.it

Dopo la nascita dei suoi figli, avvenuta nel 2011, la donna non ha pensato di rimettersi subito in forma. Difatti ha preferito concentrarsi sulla sua nuova vita familiare, non credendo che un aspetto fisico diverso fosse un problema per la sua carriera. Tuttavia il fatto che fosse ingrassata ha creato non pochi disagi nell’artista.

I registi hanno iniziato a non chiamarla più, alcuni hanno anche interrotto i rapporti con lei. E dunque, ecco il cinema italiano che tanto spesso si professa vicino e sensibile a diverse tematiche sociali. Così, nel mondo del body positivity, si discrimina proprio una talentuosa artista solo perché ha dei chili “in più” rispetto alla norma stabilita? Per anni Giovanna Mezzogiorno è stata messa da parte e non ha potuto fare il lavoro che ama, in nome di un canone di bellezza ingiusto.

Unfitting non è solo un cortometraggio, è la storia della sua vita, un progetto per parlare dei problemi alimentari ma anche e soprattutto del mondo becero in cui viviamo. Un cast d’eccezione, in cui compaiono Carolina Crescentini, Massimiliano Caiazzo, Marco Bonini, Ambra Angiolini e Fabio Volo, per raccontare una storia reale in cui si comprende che la lotta ad alcuni pregiudizi è solo fittizia e che la solidarietà femminile non è altro che una bella fiaba.

Mezzogiorno, infatti, dichiara di essersi sentita ferita soprattutto dalle donne, sia attrici che registe, molte delle quali si professano femministe ma hanno poi finito per criticarla senza alcuna cognizione di causa. Oggi è una donna nuova, con il corpo asciutto di un tempo, ma un vissuto che l’ha cambiata profondamente. La storia dell’attrice ancora una volta ci ricorda quanti passi in avanti si debbano fare per combattere stereotipi tristi e bassi, inutili alla crescita della società.

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