Sebbene Jannik Sinner sia una giovane promessa del mondo del tennis, è stato un altro lo sport ad aver catturato il suo cuore quando era solo un bambino.
È momento particolarmente florido per il tennista Jannik Sinner, che di recente è riuscito a toccare il quarto posto del ranking internazionale, posizione che lo ha confermato come uno dei tennisti italiani migliori della storia. Eguagliato il record di un mostro sacro come Adriano Panatta. Il futuro sembra roseo per il giovane atleta, il quale tuttavia prima di impugnare in mano la racchetta sembrata destinato verso un altro sport.
Oggi Sinner è considerato non solo il miglior tennista italiano in circolazione ma anche uno degli sportivi maggiormente degni di nota, soprattutto se si pensa che è un classe 2001 e ha davanti a sé ancora un’intera carriera tutta da scrivere. Peccato, però, che nelle ultime ore il ventiduenne abbia dovuto fare i conti con uno spiacevole evento.
Qualche ora fa l’atleta originario di San Candido, a pochi passo da Bolzano in Trentino Alto Adige, è sceso in campo nel Master 1000 di Parigi-Bercy, dove ha avuto la meglio sul rivale statunitense Mackenzie McDonald. Match vinto dal giovane azzurro che, tuttavia, dopo il trionfo ha deciso di dare forfait. Niente ottavi di finale per lui che ha altri obiettivi in mente.
Sinner, le origini del mito: non solo tennis per lui
Tutta colpa del match fissato per mezzanotte che ha visto i due contendersi il passaggio del turno per più di due ore. La vittoria di Sinner è infatti arrivata alle due di notte passate e, a causa delle scarse ore di riposo tra una partita e l’altra, il tennista trentino ha scelto di ritirarsi dal torneo per preservare le energie per nuove sfide. Nei prossimi giorni queste attenderanno il classe 2001, che quando era un bambino aveva iniziato la sua avventura sportiva nel mondo degli sci.
Sport tipico delle sue parti, ancora oggi sua grande passione, che iniziò a praticare ad appena 4 anni. Nemmeno il tempo di imparare a camminare che è stato messo su pista dai suoi genitori, anche in quel frangente sembrava destinato a fare grandi cose. La svolta è poi arrivata nel 2009, all’età di 8 anni, quando ha scoperto il tennis e si è innamorato di questo sport. A giudicare dalla sua ascesa, la scelta è stata quella vincente.
Niente Master parigini per Sinner che ha però altri obiettivi da voler raggiungere. Mirino puntato sugli ATP di Torino e sulle Final Eight di Coppa Davis che vedranno l’Italia affrontare l’Olanda, a Malaga in Spagna, per i quarti di finale del torneo. Il suo ritiro dal torneo di Parigi non è una marcia indietro ma piuttosto uno slancio per le competizioni future.