Volete dire per sempre addio ai problemi di muffa in casa? Sapete che basta una semplice pianta? Scopriamo quale.
Ogni giorno, milioni di persone in tutto il mondo combattono contro le spore di muffa che si annidano nelle case e possono provocare non solo danni strutturali agli edifici ma anche seri problemi di salute.
Certamente, non è semplice trovare delle soluzioni efficaci al problema, dato che molto spesso si parla di lavori che richiedono costi elevati e operai competenti e professionali. Ma se invece vi dicessimo che basterebbe semplicemente collocare nella vostra abitazione una pianta, in grado di combattere le spore della muffa?
Secondo alcune ricerche scientifiche sembra proprio che una comunissima pianta abbia la capacità di ridurre sia le spore di muffa volatili negli spazi chiusi che eventuali tossine presenti nell’ambiente. Di quale pianta si tratta?
L’edera può essere la nostra fedele alleata contro le spore di muffa in casa
Proprio così, è l’edera la pianta che possiede questa speciale proprietà, nonostante sia considerata da sempre un problema più che una soluzione per le abitazioni. Qualche anno fa, l’American College of Allergy, Asthma e Immunology ha condotto una ricerca, dimostrando che l’edera può ridurre le spore di muffa volanti e le tossine, in ambienti chiusi.
Gli studiosi statunitensi hanno utilizzato due contenitori differenti, con lo stesso tipo di edera all’interno, inserendo in un contenitore del pane ammuffito e in un altro degli escrementi di cane. Dopo 12 ore, si è provveduto a misurare la qualità dell’aria e a confrontarla con i dati rilevati, prima di introdurre l’edera nei contenitori.
All’interno del contenitore con il pane ammuffito, le spore di muffa sono diminuite del 78%, mentre nel contenitore con gli escrementi le tossine sono ridotte del 94%. Nel corso degli anni’80, anche la Nasa ha pubblicato i risultati della ricerca “Clear Air Study”, dimostrando le benefiche proprietà di alcune piante da appartamento, fra cui l’edera, nell’eliminare le tossine prodotte dai materiali di arredamento e dagli elettrodomestici.
Nel 1988 sulle pagine del New York Times, viene pubblicata la dichiarazione del Dr. Anthony V. Vero Jr., esperto di studi sulla qualità dell’aria negli ambienti chiusi al Lawrence Berkeley Laboratory, in California. Lo studioso afferma che i rischi provocati dagli agenti inquinanti negli ambienti chiusi sono comparabili a quelli prodotti dalle esposizioni a sostanze chimiche e radiazioni negli ambienti industriali, a livello di impatto.
Dunque, possiamo considerare l’edera un’utile pianta ornamentale per le nostre case e scegliere fra le diverse varietà che troviamo in commercio. Fra le cose più importanti da ricordare, dobbiamo tener presente che l’edera deve essere collocata in ambienti luminosi, raggiunti dalla luce naturale. La pianta non preferisce ambienti molto caldi e asciutti ma temperature fresche.
Per quanto riguarda l’innaffiatura invece, prima di bagnare di nuovo il terreno dobbiamo controllare che questo sia ricco, drenante ed asciutto anche qualche centimetro al di sotto della superficie.
