Opzione Donna è la misura in scadenza al 31 dicembre 2023 prorogata dalla Manovra 2024. Cosa cambierà per le lavoratrici?
La conferma di Opzione Donna non significa che rimarrà uguale nel 2024. Ci saranno delle modifiche ancora incerte. Tre misure pensionistiche sono in scadenza nel 2023 e tutte e tre sono state prorogate. APE Sociale, Quota 103 e Opzione Donna ci saranno anche nel 2024 ma ogni scivolo con alcune modifiche.
Quota 103, ad esempio, diventerà sempre meno vantaggiosa per i lavoratori. Verrà introdotto il sistema di calcolo puramente contributivo indipendentemente dal momento in cui si sono iniziati a versare i contributi (prima o dopo il 31 dicembre 1995) e, in più, saranno allungate le finestre di decorrenza. Diventeranno di sette mesi per i dipendenti privati e nove mesi per i dipendenti pubblici.
L’APE Sociale subirà delle restrizioni sui requisiti di accesso. Per andare in pensione da caregiver, invalido al 74%, disoccupato o addetto alle mansioni gravose bisognerà aspettare il compimento dei 63 anni di età e cinque mesi invece che 63 anni. E Opzione Donna? Come cambierà la misura rivolta alle lavoratrici?
Opzione Donna, ancora incertezze su come cambierà
Nel 2023 Opzione Donna ha ristretto la platea delle beneficiarie limitando l’accesso alla misura alle disoccupate, alle invalide al 74% minimo e alle caregiver. Una decisione che l’opposizione non ha apprezzato.
Il sistema di calcolo contributivo, poi, spinge tante donne a continuare a lavorare piuttosto che accettare un taglio dell’assegno dal 10 al 30% in base ai contributi versati entro il 31 dicembre 1995. La richiesta è di un intervento per rendere la misura più sostenibile e interessante per le lavoratrici, per tutte le lavoratrici.
E invece nelle ultime settimane si è sparsa la voce prima di un fondo unico con l’APE Sociale e innalzamento dell’età di pensionamento a 63 anni, poi di una soglia di 61 anni con sconti per chi ha figli. Qual è la verità? Come sarà Opzione Donna nel 2024?
Alla domanda sembrerebbe che ancora non ci sia una risposta, Tutto è ancora aperto fino a che la Legge di Bilancio non verrà ufficialmente pubblicata (entro il 31 dicembre 2023). Le forze di opposizione chiedono di togliere tutti i paletti e far rimanere come condizioni solo il requisito anagrafico dei 58 o 59 anni di età, il requisito contributivo di 35 anni e il sistema contributivo puro.
Ogni altra modifica già attuata o che si attuerà toglie, secondo l’opposizione, la vera essenza di Opzione Donna. Le richieste verranno accolte? Le lavoratrici dovranno ancora attendere per capire se potranno andare in pensione nel 2024 e secondo quale modalità.