Attenzione a scegliere questa come bevanda calda preferita quando si è malati: si rischia solo di peggiorare la situazione.
Siamo entrati nel periodo più intenso. I malanni di stagione, influenza e Covid-19 che ancora morde, probabilmente potranno portarci ad avere la febbre, ahinoi, in queste settimane. Ci capiterà, allora, di bere qualcosa di caldo, per riscaldarci e bilanciare la nostra sensazione di freddo. Attenzione, però, perché c’è una bevanda che è altamente sconsigliata.
Sebbene molti affermino che bere qualcosa di caldo possa aiutare ad alleviare i sintomi del raffreddore e della febbre, ci sono alcuni fattori relativi a una bevanda molto comune che dovremmo considerare prima di sceglierla come la nostra preferita per i giorni di malattia.
Chiaramente, non sottovalutiamo mai i segnali che ci lancia il corpo. Il nostro è un ragionamento generale (basato su evidenze scientifiche) ma che, evidentemente, va poi parametrato sulle condizioni e le reazioni dei singoli individui e singoli pazienti. Ecco cosa dicono gli esperti: ovviamente, quando si parla di salute e benessere, il nostro consiglio è sempre quello di affidarsi ai professionisti del settore.
La bevanda calda sconsigliata se abbiamo la febbre
Parliamo della bevanda per eccellenza, a prescindere dalla cultura e dai Paesi cui si appartenga. La stragrande maggioranza della popolazione globale beve caffè ogni giorno. Si tratta, essenzialmente, di qualcosa di molto più importante rispetto al fatto di essere una bevanda molto buona. È un rito che gioca un ruolo centrale in tutto il mondo.
Ovviamente, sappiamo già dei rischi che si corrono bevendone troppo in condizioni normali. Ma da malati, fa bene o male? Non bisogna sottovalutare il fatto che il caffè è diuretico: la caffeina aumenta la produzione di urina, che diminuisce la quantità di liquidi nel corpo. Di conseguenza, questa bevanda può disidratarci e peggiorare i sintomi quando siamo malati.
Nel momento in cui abbiamo il raffreddore o l’influenza, potremmo avvertire sintomi come sudorazione, vomito e diarrea, che già esacerbano la perdita di liquidi. Rimanere idratati aiuta a reintegrare quelli persi durante la malattia e può aiutarci ad evitare di avere conseguenze serie.
Il caffè, invece, ci disidrata. Lo fa sempre, ma, ovviamente, quando siamo in una condizione di malattia, questo ha ulteriore peso. Può anche irritare il rivestimento dello stomaco e determinare i sintomi della gastrite e del reflusso acido. La caffeina può aumentare anche la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, il che potrebbe non essere l’ideale se stiamo già riscontrando questi sintomi a causa della malattia.