RdC, le famiglie si salvano con la proroga d’ufficio: ecco come funziona

Il Reddito di cittadinanza non esce ancora di scena: grazie alla proroga d’ufficio molte famiglie continueranno a riceverlo. 

Nonostante sia stato abolito, il Reddito di Cittadinanza non vuole saperne di uscire di scena. Dal Ministero del Lavoro è arrivata una notizia spiazzante: il sussidio proseguirà d’ufficio.

Prosegue il Reddito di cittadinanza
Il Reddito di cittadinanza proseguirà d’ufficio/ Lafuriaumana.it

Era il 2019 quando, per volere del Movimento Cinque Stelle, ai tempi al Governo con la Lega sotto l’egida di Giuseppe Conte, nasceva il Reddito di Cittadinanza.  Il sussidio nacque con l’intenzione di creare occupazione: sostenere i disoccupati e, nel frattempo, trovare il modo per reinserirli nel mondo del lavoro grazie alla figura dei “navigator”.

Come sono andate le cose tutti lo sappiamo. La misura grillina, seppur nata con le migliori intenzioni, si è rivelata del tutto inefficace per reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro. In compenso ha dato gioco facile a tanti furbetti che volevano truffare lo Stato. Il Governo di Giorgia Meloni ha abolito il Reddito ma, negli ultimi giorni, dal Ministero del Lavoro – capitanato dal ministro Marina Calderone- è arrivata una notizia che ha spiazzato tutti.

Reddito di cittadinanza: ecco cosa succederà

Nonostante sia stato abolito dal Governo Meloni, il Reddito di Cittadinanza continua ad essere percepito da numerosi nuclei familiari e, stando alle ultime informazioni, proseguirà d’ufficio ancora per un po’.

Chi continuerà a ricevere il Reddito di cittadinanza
Ecco le famiglie che si salvano/ Lafuriaumana.it

Secondo la legge di Bilancio 2023 e il successivo decreto Lavoro, il Reddito di cittadinanza poteva essere erogato solo per 7 mesi. Pertanto le famiglie che hanno iniziato a riceverlo a gennaio, hanno smesso di riceverlo a luglio; chi ha iniziato a riceverlo a febbraio, lo ha perso ad agosto e così via. Eccezione fatta per tutti quei nuclei familiari in cui è presente almeno un soggetto ritenuto non occupabile.

Sono ritenuti non occupabili i disabili, i minorenni e i soggetti che hanno già compiuto 60 anni. A parte queste famiglie, quindi, per tutte le altre il Reddito di cittadinanza si sarebbe dovuto fermare. Nei giorni scorsi, però, dal Ministero del Lavoro è arrivata la notizia che il Reddito di cittadinanza proseguirà d’ufficio per i nuclei familiari in cui sia presente almeno una persona presa in carico dai servizi sociali o dai centri per l’impiego anche qualora il suo progetto personalizzato fosse già terminato.

Per tutti questi nuclei familiari il Reddito di cittadinanza proseguirà fino al 31 dicembre 2023. A gennaio 2024, poi, potranno fare richiesta all’Inps per beneficiare dell’Assegno di inclusione, il nuovo sussidio studiato dal Governo Meloni per sostenere chi non può lavorare.

L’assegno di inclusione avrà la stessa durata del Reddito di cittadinanza: sarà erogato per 18 mesi e potrà essere prorogato per altri 12. Anche l’importo sarà il medesimo: 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per chi vive in affitto. Cambieranno, però, i requisiti reddituali necessari per avere diritto a questo nuovo aiuto.

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