La timidezza è un problema che ti porti dietro da sempre? Scopri come superarla e trasformarla in una risorsa.
Chi soffre di timidezza sa bene che, per quanto non si tratti di una malattia, questa condizione rischia di limitare la vita sotto diversi punti di vista. In genere chi è timido è infatti anche insicuro o tende a temere le reazioni altrui in modo esagerato. E ciò porta a non prendere la parola anche quando lo si vorrebbe o a non saper far valere le proprie opinioni quando si è tra la gente.
Una situazione che può risultare da fastidiosa a problematica e che, di sicuro, non piace a nessuno. La buona notizia è che liberarsene è possibile. A patto di imparare a farci i conti, accettarla e agire in prima persona per arginarla.
Come combattere rapidamente la timidezza
Secondo diversi studiosi esistono varie fasi di timidezza che possono essere lievi, moderate, importanti e variabili in base alle circostanze. Chi ne soffre, però, tende a fare poche distinzioni e a percepire solo il disagio che ne deriva. Per fortuna, una volta compreso e accettato il problema, ci sono diversi modi per contrastarlo. Modi che variano in base alle circostanze.
Se, ad esempio, si ha il timore di avere gli occhi di tutti addosso, gli esperti suggeriscono di non tenere lo sguardo basso ma di farsi forza e guardarsi intorno. In questo modo sarà chiaro come ci siano diversi altri punti di interesse che gli altri possono effettivamente notare.
Anche isolarsi momentaneamente dall’ambiente che fa paura può essere d’aiuto. In questo modo ci si può concentrare maggiormente su quello che si sta facendo, cercando di non prestare attenzione agli altri. Si tratta ovviamente di un passo per il quale ci si deve allenare un bel po’ ma che può portare diversi benefici.
Trattandosi di un problema di insicurezza, allenarsi sull’autostima è un altro step indispensabile al quale andrà unito sempre un po’ di esercizio. Allenarsi a parlare con gli altri in campo neutro può fare da palestra per le situazioni più difficili e che si temono maggiormente e aiutare a controllare emozioni come rabbia e ansia.
Infine, anche concentrarsi sui lati positivi dati dall’essere timidi non è una cosa di poco conto, anzi. Per farlo basta pensare all’empatia sviluppata nel tempo, al saper osservare cose che gli altri non vedono e al vivere un mondo interiore che per tanti sarebbe isolante e spaventoso e che invece può diventare fonte di forza e di stimoli sempre nuovi.
Insomma, la timidezza per quanto difficile non è da vivere come un nemico ma come un modo di essere che si può imparare a mettere in pausa quando serve ma che non dovrebbe mai essere motivo di vergogna.