Finalmente, si è raggiunto un nuovo accordo in merito alle auto, il quale stabilisce chiaramente quali veicoli non saranno più autorizzati a circolare.
Dopo l’arresto dell’inizio di novembre, finalmente c’è un accordo sugli Euro 7. Nel corso dei negoziati, che rappresentano l’ultima fase di un processo iniziato poco più di un anno fa, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo, seppur temporaneo, sul regolamento relativo all’omologazione delle auto e dei veicoli in termini di emissioni inquinanti. Il nuovo regolamento stabilisce norme “più adeguate” per le emissioni dei veicoli a motore, mirando a ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 e altri inquinanti derivanti dal trasporto su strada.
Le norme Euro 7 riuniscono i limiti di emissione sia per i veicoli leggeri che per quelli pesanti, includendo automobili, furgoni, autobus e camion in un insieme unificato di regole. Questa nuova legislazione sostituisce le precedenti norme Euro 6 sulle emissioni, che erano separate per auto e furgoni, e camion e autobus. La principale novità è che ora copre auto, furgoni, camion e tir in un unico atto giuridico.
Il 19 aprile 2023, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il regolamento UE 2023/851 per rafforzare gli standard sulle emissioni di CO2 per le nuove auto e i nuovi veicoli commerciali leggeri. Il regolamento mira a una riduzione del 100% delle emissioni per auto e furgoni dal 2035 in poi.
Il regolamento Euro 7, parte della strategia 2020 per una mobilità sostenibile e intelligente della Commissione UE e del piano d’azione contro l’inquinamento zero 2021, è stato presentato il 10 novembre 2022. Entrerà in vigore il 1° luglio 2025 per auto e furgoni, e dal 1° luglio 2027 per i veicoli pesanti. Da quel momento, tutte le auto nuove vendute in Europa dovranno rispettare il nuovo standard di emissioni, che riguarda non solo CO2 e particolato “allo scarico”, ma anche freni e gomme.
Le norme Euro 7 copriranno le emissioni di auto e furgoni fino al 2035, mentre altre norme del regolamento, come quelle sui freni, sugli pneumatici e sulla durata delle batterie, continueranno ad applicarsi alle nuove auto e furgoni più ecologiche dopo il 2035.
L’accordo provvisorio mantiene i limiti di emissione degli Euro 6 per auto e furgoni, ma riduce i limiti per autobus e camion. Inoltre, stabilisce nuovi limiti per le particelle emesse dai freni, soprattutto nelle auto elettriche, e introduce requisiti di durata.
L’accordo ha ricevuto il plauso dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA), che lo considera un’importante pietra miliare per gli standard di emissione in Europa.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha elogiato l’accordo definendolo un “accordo di buon senso” e un successo per l’Italia, in grado di “salvaguardare la filiera dell’automotive, uno dei pilastri del Made in Italy”.
Per quanto riguarda gli Euro 7, l’accordo prevede limiti alle emissioni di scarico, limiti alle emissioni in frenata, requisiti minimi per la durata delle batterie e limiti a km e durata. Inoltre, introduce un Passaporto Ambientale del Veicolo contenente informazioni sulle prestazioni ambientali al momento dell’immatricolazione.
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