I concorsi pubblici hanno subito delle importati modifiche durante l’estate 2023. Dal 2024 ne verranno aggiunte altre, vediamo di cosa si tratta.
Il 16 giugno 2023 il Decreto del Presidente della Repubblica n. 82, intitolato “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487,” ha subito delle modifiche. Questo decreto “concernente norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”.
Concorsi che sono presenti
L’amministrazione può prevedere tre tipologie di concorso: concorso per esami; concorso per titoli ed esami; corso-concorso.
Ecco cosa dice il Decreto per quanto riguarda il concorso pubblico. Esso si svolge “con modalità che ne garantiscano l‘imparzialità, l’efficienza, l’efficacia nel soddisfare i fabbisogni dell’amministrazione reclutante e la celerità di espletamento ricorrendo, ove necessario, all’ausilio di sistemi automatizzati diretti anche a realizzare forme di preselezione e a selezioni decentrate per circoscrizione territoriali”. Il requisito minimo per accedere ai pubblici concorsi è la cittadinanza
L’articolo 2 relativo ai requisiti generali per l’accesso al pubblico impiego ha subito un ulteriore variazione. Ora possono accedere agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni non solo i cittadini italiani ma anche anche le persone titolari dello status di rifugiato e i cittadini dell’UE con diritto di soggiorno o permesso di soggiorno UE di lungo periodo. Una modifica davvero innovativa.
Come partecipare ai bandi di concorso
Il bando di concorso deve essere pubblicato nel Portale unico del reclutamento, di cui all’articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. L’esistenza dei siti istituzionali e sul Portale unico del reclutamento ha modificato la normale procedura di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, che ora non esiste più.
Per poter accedere al concorso l’unico modo possibile sarà attraverso il sito www.InPA.gov.it. La registrazione allo stesso può essere realizzata mediante i sistemi di identificazione SPID, CIE e CNS. Nel portale bisognerà compilare il proprio curriculum vitae. Qualsiasi comunicazione sarà inviata tramite il Portale.
Novità sulle prove orali
Le prove orali dei concorsi pubblici devono essere svolte in un’aula aperta al pubblico, come per la discussione della laurea. Questa deve, infatti, avere una capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione. Nel caso non fosse possibile questa modalità, lo svolgimento della prova può avvenire in videoconferenza, “purché sia garantita comunque l’adozione di soluzioni tecniche che assicurino l’identificazione dei partecipanti, la regolarità e integrità della prova, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali e, in ogni caso, la pubblicità della prova attraverso modalità digitali”.
In caso di gravidanza o allattamento
Tutte le candidate sia in gravidanza che allattamento potranno accedere alle prove, comunicando la data più convenzionale da concordare insieme all’amministrazione. Le candidate potranno anche svolgere prove asincrone e godranno di appositi spazi per consentire l’allattamento.
Le tempistiche previste dei concorsi pubblici
Le prove devono essere specificate nel bando e devono essere coerenti con la natura dell’impiego. La procedura verrà chiusa in 6 mesi. Per quanto riguarda le procedure concorsuali devono essere concluse di norma entro 180 giorni dalla data di conclusione delle prove scritte. Le amministrazioni devono pubblicare sul proprio sito istituzionale la durata effettiva di ciascun concorso svolto.