Gli specialisti emettono un urgente avvertimento riguardo alla neve: mangiare i fiocchi appena caduti potrebbe essere pericoloso. Nonostante la tentazione di mordere quella neve pulita e croccante, gli esperti consigliano di astenersi. Se in passato ci veniva detto di non mangiare la neve gialla, ora la raccomandazione è di non toccare nemmeno quella bianca.
Mangiare la neve è pericoloso
Recenti studi hanno rivelato la presenza inaspettata di un mix pericoloso nei fiocchi freschi, comprendente piccoli sassi, contaminanti, batteri, virus e sale da strada. Gli appassionati di sci, slittino e giochi con la neve sono stati avvisati di non concedersi al desiderio di gustare la polvere bianca in questa stagione invernale.
Il rapporto sottolinea: “Seppur apparentemente innocui, i fiocchi di neve freschi possono celare piccoli sassi e detriti, creando così un rischio di soffocamento o danni ai denti. Tali pericoli, spesso invisibili a occhio nudo, rendono il consumo di neve un’attività rischiosa.” Contrariamente a quanto si possa pensare, “la neve non è sempre sinonimo di purezza. Durante la caduta, può assorbire inquinanti dall’aria, inclusi gas di scarico delle auto ed emissioni industriali, comportando rischi per la salute se ingerita.”
La nuova ricerca aggiunge: “La neve può ospitare vari microrganismi, tra cui batteri e virus. Molti sono innocui, ma c’è il rischio di incrociare patogeni, specialmente in aree con attività animali o presenza umana. La neve nelle zone urbane o industriali può contenere tracce di sostanze chimiche nocive, come sali stradali e sottoprodotti industriali, che possono risultare dannose se ingerite.”
Com’è composta la neve?
La neve si forma attraverso cristalli di ghiaccio generati quando gocce d’acqua sottoraffreddate (acqua liquida a temperatura inferiore al punto di congelamento) si solidificano attorno a nuclei di condensazione, come polveri sottili o particelle di aerosol presenti nell’atmosfera. La forma dei cristalli di ghiaccio può variare notevolmente a seconda delle condizioni meteorologiche durante la formazione, assumendo forme come aghetti, stelle, prismi o fiocchi complessi.
La temperatura e l’umidità influenzano la forma esatta dei cristalli. Quando questi cristalli di ghiaccio si accumulano a terra, si crea ciò che comunemente chiamiamo “neve”. La neve fresca è solitamente leggera e soffice, mentre quella più vecchia o esposta a cicli di scioglimento e congelamento può diventare più compatta e granulosa.