Oltre agli aumenti nei costi di luce e gas, c’è un’altra bolletta che aumenterà del 35% per un’altra categoria di spesa in questa città italiana.
I consumatori sono sempre più inquieti di fronte agli incessanti aumenti delle bollette, un problema che sembra non dare tregua. L’ultima analisi condotta da Altroconsumo mette in luce un incremento del 9,5% nei costi delle bollette dell’acqua nel breve arco di due anni.
Un’altra bolletta aumenterà in Italia
La spesa annuale media per le famiglie è di 466 euro, considerando un nucleo familiare composto da tre persone con un consumo di 182 metri cubi d’acqua all’anno. Per avere un quadro più completo, è importante considerare anche il tipo di tariffa applicata, soprattutto nelle città capoluogo di provincia.
L’acqua, essenziale per la vita, sta diventando sempre più costosa, con un aumento del 9,5% nei costi di consumo registrato da dicembre 2021 a oggi, secondo Altroconsumo. La media di consumo è basata su una famiglia di tre persone che vive in una città capoluogo di provincia e utilizza 166 litri d’acqua al giorno, con una spesa media mensile di 38 euro.
La città più cara
Questi aumenti, però, non sono uniformi in tutta Italia, variando da città a città. Nel periodo di quattro anni, dall’era pre-Covid a oggi, si è registrato un aumento complessivo del 9,7%. Catanzaro emerge come un’eccezione, essendo l’unica città senza alcun incremento negli ultimi due anni, mentre Bari ha visto solo un modesto aumento dell’1% in 24 mesi.
Ma, a Bolzano l’allarme è massimo, con un aumento del 35,4%. Più del doppio rispetto a Torino, Trento e L’Aquila, che hanno registrato un incremento del 17%. Altri aumenti significativi includono Milano al 16,4%, Genova al 14,4% e Ancona al 13,7%.
Sebbene le percentuali di aumento siano alte per Bolzano e Milano, la spesa effettiva risulta essere contenuta: 344 euro annui nel primo caso e solamente 163 euro nel secondo.
Nonostante il sorprendente dato, Milano risulta essere la città più economica del campione esaminato, con una tariffa idrica inferiore a un euro al metro cubo, precisamente 89 centesimi. Per mettere in prospettiva questo valore, la peggiore città, Siena, addebita 4,45 euro al metro cubo.
La classe di spesa più comune oscilla tra i 370 e i 500 euro annui, con Alessandria (371 euro) e Macerata (495 euro) agli estremi. Questo intervallo coinvolge il 42% del Paese, mentre il 25% è rappresentato dai capoluoghi, dove la spesa per il consumo idrico aumenta notevolmente, variando tra i 500 e i 700 euro all’anno. Ad esempio, La Spezia si attesta a 502 euro, mentre Massa raggiunge i 693 euro. Al di là di queste cifre ancora considerabili, ma esose, la Toscana è colpita pesantemente, con Firenze che registra una spesa media di 742 euro. E Siena che detiene il triste primato di capoluogo più costoso d’Italia, con 810 euro annui. Al di fuori di questa regione, la peggiore provincia sotto il profilo della spesa idrica è Frosinone, con 740 euro.