È la nuova truffa della benzina e prosciuga il conto in pochissimo tempo. È importante fare attenzione a questo dettaglio importante.
Che cos’è la nuova truffa della benzina? Nessuno la conosce eppure sembra proprio che possa prosciugare il conto in pochi minuti.
Siamo tutti consapevoli dell’attuale claudicante stato delle economie globali, gravate da influenze internazionali di rilievo come conflitti bellici, l’effetto persistente del ‘long covid’, l’aumento dei costi delle materie prime e la scarsità di approvvigionamenti. Tali fattori incidono notevolmente sull’insieme, riflettendosi inevitabilmente nell’aumento dei prezzi finali dei beni e dei servizi destinati ai cittadini. Questo si traduce, come è facilmente intuibile, in un costante aumento dei prezzi, in alcuni casi significativamente più elevati rispetto al passato.
Un esempio paradigmatico è quello dei carburanti, in particolare della benzina. Nonostante alcune brevi flessioni, il costo del pieno è notevolmente superiore rispetto a tempi recenti. La prospettiva di fare il pieno è diventata un’utopia per molti, e chi può permetterselo si trova a dover affrontare spese sempre più onerose, preferendo talvolta rinunciare completamente all’utilizzo dell’auto e investire i pochi fondi rimasti in beni più urgenti.
In questo quadro deprimente e allarmante, emerge un elemento che aggrava ulteriormente la situazione per gli automobilisti: le truffe alle pompe di benzina. Oltre agli aumenti, i cittadini si trovano ora a dover affrontare il rischio di truffe che possono compromettere interi patrimoni. Non si tratta di esagerazioni: è già accaduto che, dopo un normale rifornimento, i conti bancari siano stati svuotati a causa di truffe apparentemente indistinguibili.
Come avviene questo raggiro? I truffatori utilizzano strutture “alternative” sovrapposte ai bancomat presenti nelle stazioni di servizio, applicando mascherine sui tasti che appaiono identiche a quelli originali. Tuttavia, non lo sono. Digitando il PIN, i dati vengono rubati senza che il cliente ne sia consapevole. Mettono benzina, ma poi si ritrovano a perdere tutti i loro soldi.
Esiste, fortunatamente, un modo per evitare questa truffa dirompente? Certamente. In generale, sappiamo che i dispositivi bancomat sono intensamente utilizzati, giorno e notte. Di conseguenza, è logico aspettarsi che siano soggetti a un notevole logorio. Pertanto, se si notano tasti apparentemente nuovi e puliti, bisogna fare attenzione.
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È improbabile che, nonostante le pulizie, i tasti di un bancomat siano in condizioni perfette. Pertanto, è consigliabile utilizzare solo dispositivi che mostrano segni di un utilizzo prolungato, con tasti chiaramente usurati, poiché ciò indica che non sono state applicate mascherine.
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